Esteri

Non solo Ucraina. Tira aria di guerra tra Europa e Russia

di Ernesto Ferrante -


Un drone di Kiev, intercettato e messo fuori uso dai sistemi di guerra elettronica russi nella regione di Bryansk, ha sganciato munizioni su un deposito petrolifero provocando un incendio. Lo ha riferito su Telegram il governatore della regione, Alexander Bogomaz, aggiungendo che l’attacco era finalizzato a colpire obiettivi sul territorio di Klintsy.

Fuoco russo su Kupiansk e Kherson, colpita almeno 11 volte. Le forze del Cremlino hanno anche attaccato le regioni di Zaporizhzhia, Sumy, Dnipropetrovsk, Mykolaiv e Donetsk, causando danni agli edifici.

Il ministero degli Esteri della Russia ha convocato l’ambasciatore francese a Mosca, Pierre Levy, in merito alla vicenda dei presunti mercenari francesi uccisi in un raid su Kharhiv. A renderlo noto è stata la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, alla Tass.

“Il ministero degli Esteri ha convocato l’ambasciatore francese in seguito ad un raid russo contro una base temporanea di mercenari stranieri a Kharkiv, nel quale si trovavano diverse decine di cittadini francesi”, ha affermato.

La Germania teme un’estensione del conflitto, ben oltre i Paesi vicini. Lo ha detto il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius nel corso di una intervista a Tagesspiegel. “Quasi ogni giorno sentiamo le minacce del Cremlino, più di recente contro i nostri amici dei Paesi baltici”, ha dichiarato il ministro. Parlando delle Bundeswehr, ha spiegato che “dobbiamo velocemente rafforzare le nostre capacità di difesa alla luce della minaccia urgente”.

Pistorius, in carica da un anno, ha precisato che “dobbiamo tenere in considerazione che un giorno Vladimir Putin potrebbe anche attaccare un Paese della Nato”.

Le mosse russe costituiscono una “minaccia esistenziale” non solo per l’Ucraina, ma anche per l’Unione Europea. E’ quanto sostiene l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell nel corso del suo intervento all’Università di Valladolid, in Castiglia e Leòn, dove ha ricevuto una laurea honoris causa. L’Europa, secondo Borrell, “vive ora un momento Demostene, con riferimento al grande statista ateniese che, oltre 300 anni prima di Cristo, mobilitò i suoi concittadini con i suoi famosi discorsi per difendere l’indipendenza di Atene, davanti alla minaccia dell’imperialismo della Macedonia”.

“Credo che sia un paragone azzeccato, ha continuato, perché ora tocca a noi affrontare l’imperialismo di una grande potenza atomica che non solo minaccia l’Ucraina, ma che è una minaccia esistenziale per l’Unione Europea. Anche se devo riconoscere che non tutti gli Stati membri la vedono così”.

“I civili devono prepararsi per una guerra totale con la Russia nei prossimi 20 anni”, ha avvertito un alto funzionario militare della Nato. “Se le forze armate sono pronte per lo scoppio della guerra, i privati cittadini devono essere pronti per un conflitto che richiederebbe un cambiamento radicale nelle loro vite”, ha aggiunto il Presidente del Comitato militare Rob Bauer. Bauer, nella riunione a Bruxelles dei capi di Stato Maggiore alleati, è stato chiaro: “In caso di scoppio di una guerra sarà necessario mobilitare un gran numero di civili e i governi dovrebbero mettere in atto sistemi per gestire il processo”.

Riferendosi alla pubblicazione dei piani militari tedeschi di un possibile scontro con la Russia a est, ha commentato: “Non mi pare una novità, Mosca per noi è una minaccia e proprio per questo abbiamo sviluppato contromisure”.

Le manovre militari si intensificano. La prossima settimana circa 90mila soldati della Nato inizieranno la più grande esercitazione militare del blocco dai tempi della Guerra Fredda. L’operazione, denominata Steadfast Defender 2024, ha più che raddoppiato le sue dimensioni da quando è stata annunciata lo scorso anno.

L’Unione Europea sta valutando di lanciare un “tredicesimo pacchetto” di sanzioni contro la Federazione russa in concomitanza con il secondo anniversario dell’inizio dell’operazione militare speciale, che cadrà il prossimo 24 febbraio. A rivelarlo è una fonte diplomatica europea, in vista del Consiglio Affari Esteri di lunedì prossimo a Bruxelles.


Torna alle notizie in home