Esteri

Notte di raid, è guerra in Medioriente (I VIDEO)

Botta e risposta tra i due Paesi, continui raid reciproci, il conflitto sembra destinato a durare a lungo

di Lino Sasso -


Una notte di tensione estrema tra Iran e Israele, con continui e reciproci raid, è il segnale che è guerra Medio Oriente e che le ostilità sono destinate a durare a lungo. Nella serata di ieri Teheran ha risposto all’attacco israeliano con un massiccio lancio di missili balistici in diverse ondate con le le sirene antiaeree che hanno risuonato a più riprese nelle principali città dello Stato Ebraico per avvisare la popolazione di correre nei rifugi. Lo stesso è successo in Iran, dove sono stati presi di mira nuovi siti strategici, come l’aeroporto Mehrabad e della residenza di alti comandanti militari. E mentre colonne di fumo nero si levano dagli obiettivi colpiti, come avviene in ogni conflitto, anche in questa nuova guerra in Medioriente si inizia a fare il conto delle vittime: 78 morti e oltre 320 feriti tra civili e militari in Iran, almeno 4 morti e 80 feriti in Israele. E il bilancio non può che essere destinato a salire man mano che le ostilità andranno avanti e che i raid si susseguiranno.

Un missile iraniano colpisce Rishon LeZion, al centro dei territori occupati, nella mattinata odierna (fonte Irna Agency)

Teheran, che nel frattempo ha fatto sapere che è ormai inutile proseguire il dialogo sul nucleare in corso con gli Usa, ha invece annunciato di aver abbattuto – in questa fase della guerra in Medioriente – due caccia israeliani, catturando una pilota considerata prigioniera di guerra. La notizia aggiunge un elemento nuovo e imprevedibile della guerra in Medioriente e, se confermata, potrebbe provocare una seria escalation internazionale e un potenziale ostacolo diplomatico – a livello di trattative per il rilascio – tra i due Paesi, già su un sentiero di ritorsioni incrociate. Le sirene, i raid, i morti e la prigionia di un pilota denunciano una guerra sul filo del rasoio. Col passare dei giorni, il rischio di un conflitto più ampio resta concreto. La comunità internazionale ora guarda a Roma, Bruxelles e New York, dove si tenterà di bloccare l’onda d’urto in arrivo.

Riprese delle conseguenze degli attacchi missilistici iraniani a Tel Aviv (fonte Irna Agency)
Le riprese dell’attacco di Israele a basi di lancio di missili terra-terra in Iran (fonte Idf)

Operazioni di questo tipo si stanno inquadrando in quanto l’esercito israeliano sta mettendo in atto, colpendo decine di lanciamissili in Iran e concentrandosi sui siti utilizzati per operazioni missilistiche e con droni.

In particolare, sono state colpite la base aerea di Hamadan nell’Iran occidentale e la base aerea di Tabriz nel nord-ovest, entrambe considerate centri nevralgici per il lancio di missili terra-terra..

Secondo fonti di sicurezza israeliane, poi, un’operazione segreta del Mossad ha permesso di neutralizzare le difese aeree iraniane e di colpire con precisione le rampe di lancio dei missili terra-terra nella base di Esfajabad, vicino a Teheran, ritenuta una delle principali minacce strategiche per Israele..

Sono state pre segnalate forti esplosioni in diverse aree di Teheran (Hakimiyeh, Tehranpars), a Chardangeh, Isfahan e Kermanshah, a conferma dell’ampiezza e della precisione degli attacchi.


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