Nubifragi al Centro e al Sud, l’Anbi: Serve un piano di manutenzione straordinaria
La sciabolata artica di Attila arriva con un intenso maltempo e nubifragi al Centro e soprattutto al Sud, a causa di un vortice ciclonico – fa sapere il meteo.it – che aveva raggiunto il mare di Liguria nella giornata di martedì, attraversando poi l’intero Paese e posizionandosi, attualmente, poco a sud della Sicilia. Ore difficili per la zona adriatica del Centro e per la maggior parte delle regioni meridionali. Piogge intense, temporali e nubifragi hanno colpito soprattutto Marche, Abruzzo, Molise e successivamente anche Campania e Calabria: a Rossano in provincia di Cosenza le strade si sono trasformate in fiumi.
In queste ore sono presenti forti precipitazioni, anche a carattere temporalesco, su alcuni tratti della Sicilia orientale, in particolare nelle zone a Nord del Catanese.
Nelle prossime ore della giornata il maltempo interesserà gran parte del Sud. Nel dettaglio, Puglia, Basilicata ionica, Calabria e Sicilia continueranno ad essere colpite fino al tardo pomeriggio. Tra la serata e la prossima notte si prevede un miglioramento delle condizioni meteorologiche, soprattutto per quanto riguarda le piogge, che tenderanno a diminuire progressivamente.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha emanato allerta arancione su parte della Calabria e Sicilia e allerta gialla su Marche,Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, parte di Calabria e Sicilia e sulla Sardegna orientale.
Per l’Anbi, necessario un piano di manutenzione straordinaria del Paese: “Accanto al sempre più ravvicinato ripetersi di violenti eventi meteo, ciò che notiamo purtroppo è la velocità – dice il presidente Francesco Vincenzi – , con cui il tema della sicurezza idrogeologica esce dai radar dell’opinione pubblica, dimenticando che, terminata l’emergenza, i territori alluvionati restano maggiormente esposti alle evenienze meteorologiche, che solo il 10% dei danni subiti dalla popolazione sarà ristorato e che il 94% dei comuni italiani è toccato dal rischio di frane o inondazioni”.
“Se non abbracciamo le logiche della prevenzione civile – precisa il dg Massimo Gargano -, pregiudichiamo qualsiasi ipotesi di sviluppo per il Paese: l’Italia ha bisogno di un grande piano di manutenzione straordinaria del territorio . È necessario efficientare ed incrementare reti ed infrastrutture idrauliche, ormai inadeguate di fronte all’estremizzazione degli eventi atmosferici, indotta dalla crisi climatica. Oltre a ciò, va approvata urgentemente la legge contro l’indiscriminato consumo di suolo: la cementificazione è evidentemente un moltiplicatore del rischio idrogeologico”.
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