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Nucleare, il futuro è nella tecnologia degli MMR

di Redazione -


di ANNALISA TIRRITO
IL nucleare è un tema che riguarda tutti: sia da un punto di vista economico che da quello sostenibile. La tecnologia degli MMR, i Micro Modular Reactors di USNC, priva di emissioni di CO2 e adattabile alle esigenze del territorio e delle imprese energivore, è un possibile futuro per la produzione di calore ed elettricità da abbinare alle altre fonti di energia. Gli MMR, poi, sono i primi reattori di quarta generazione e garantiscono l’ultrasicurezza del processo reattivo e la gestione efficiente del combustibile esausto. Ne parliamo con l’AD della statunitense USNC, Francesco Venneri (nella foto), e il responsabile Italia, Riccardo DeSalvo.
Ingegner Venneri, in cosa consiste l’ultrasicurezza di USNC e lo smaltimento efficiente del combustibile esausto?
Da tre fattori. Il combustibile utilizzato, ossido di uranio racchiuso in perline ceramiche a loro volta incapsulate in cartucce ceramiche a strati multipli impermeabili a qualsiasi fuoriuscita di materiali radioattivi per tempi molto lunghi (“geologici”). Le cartucce sono già pronte per l’invio nei depositi geologici senza altro trattamento ma sono anche riutilizzabili come combustibile in cicli multipli fino al completo esaurimento del materiale fissile. Il secondo è l’assenza di acqua nel ciclo di raffreddamento del reattore che preclude ogni possibilità di esplosione. Il terzo è l’impossibilità di fusione del nocciolo del reattore, dovuta all’autospegnimento della reazione a catena fornita dalla proprietà fisica dell’uranio 238 di assorbire più neutroni al crescere della temperatura.
Quanto è cambiata rispetto al passato l’energia nucleare?
L’introduzione dell’incapsulamento ceramico è una vera rivoluzione. Senza possibilità di rilascio nell’ambiente, il raggio di evacuazione per gli impianti nucleari è molto piccolo e se ne permette l’uso in fabbrica. Inoltre ci sono grandi risparmi rispetto alle altre tecnologie nucleari, che richiedono costosi sistemi di sicurezza. Potendo poi essere installati in prossimità del cliente, si abbattono i costi legati alla dispersione elettrica lungo la rete. –
Possiamo dire che oggi c’è una attenzione e una preparazione di grande livello scientifico e che l’Italia ha un ruolo di grande importanza?
L’Italia ha mantenuto un alto standard scientifico nella ricerca nucleare e ha eccellenze notevoli nei diversi segmenti della filiera: il Paese avrà modo di trarre grande profitto da questo settore, se lo vorrà.
Quali sono le figure professionali della vostra realtà? ci sono opportunità per i giovani?
Impieghiamo fisici, chimici, ingegneri e informatici. Ma le scuole professionali saranno altrettanto critiche. Il nucleare sta vivendo una nuova stagione a livello globale, e senza dubbio un giovane che si applichi a questi studi ha una carriera avanti a sé. Noi vogliamo offrire queste opportunità in Italia ed è questo il senso del nostro impegno nel Paese.
Dottor De Salvo, qual è il ruolo di USNC in Italia in questo contesto così delicato?
USNC ha scelto l’Italia come hub europeo per la propria tecnologia. La filiera italiana del nucleare, nonostante i referendum, non ha mai abbandonato il settore e detiene conoscenze, capacità e soluzioni che soddisfano le nostre esigenze. È un’opportunità per il Paese: piuttosto che accrescere il proprio debito commerciale acquisendo materiali per le rinnovabili da nazioni extra UE, l’Italia potrà vivificare il suo tessuto industriale divenendo produttrice di una tecnologia sicura e innovativa, con effetti concreti sul PIL. Inoltre, realizzando e eventualmenteutilizzando gli MMR può ricorrere a una fonte di produzione energetica sicura, affidabile, continua e modulabile a seconda delle esigenze.
Un confronto sul nucleare, come l’IWeek di Pavia del 15 aprile scorso, può essere utile per informare i cittadini? Partecipanti di alto livello hanno garantito un dibattito scevro da ideologismi e corretto dal punto di vista scientifico. Grazie a ciò, le informazioni che i media hanno fornito all’opinione pubblica sono state senz’altro efficaci nel contribuire a maturare una posizione consapevole sul nucleare.


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