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Nuove polemiche su Dazn

di Redazione -

Terzo Tempo DAZN ©imagoegonomica


La piattaforma ha lanciato la campagna abbonamenti con un rialzo dei prezzi e ha imposto nuove regole sui doppi dispositivi: utenti social in rivolta

Le polemiche attorno a Dazn proseguono anche a campionato di calcio terminato. Dopo le critiche piovute addosso alla piattaforma streaming, che ha i diritti in esclusiva della seria A, per via dei problemi di trasmissione del servizio emersi durante la stagione, ora a suscitare perplessità è l’annuncio di un rialzo delle tariffe d’abbonamento e il cambio dell’impostazione sulla visione da più dispositivi. “A partire dal 2 agosto”, si legge su LaPresse, “chi sottoscriverà un abbonamento alla piattaforma dovrà pagare 29,99 euro al mese per un profilo standard (con la fruizione da un solo dispositivo) e 39,99 euro per un profilo ‘plus’, ovvero quello che permette di fruire dell’abbonamento da due dispositivi contemporaneamente da luoghi differenti”. Nell’offerta base infatti lo si potrà fare ma solo dalla stessa rete domestica, dunque dalla stessa linea wi-fi. “Per mantenere la possibilità di visione contemporanea su più schermi (il limite di dispositivi registrati sale da 2 a 6) servirà dunque pagare il doppio”. Dazn, ad ogni modo, fa sapere che “gli abbonati possono recedere dal contratto, senza costi, entro 60 giorni”.

Il combinato disposto di aumento dei prezzi e limiti alla visione da più dispositivi ha agitato un vespaio di polemiche sui social.  La vicenda ha interessato anche le associazioni di consumatori. Il Codacons presenterà un esposto all’Antitrust e all’Agcom in merito alla vicenda “affinché chiarisca se gli aumenti stabiliti dalla piattaforma sono legittimi”. A comunicarlo all’Adnkronos è la stessa Associazione dei consumatori, che in serata aveva già espresso il suo dissenso sugli aumenti delle tariffe resi noti da Dazn. “Considerati tutti i disservizi registrati sulla piattaforma Dazn e le tante proteste dei tifosi, le tariffe sarebbero dovute diminuire – afferma all’Adnkronos il presidente Carlo Rienzi – Vogliamo capire se i rincari siano giustificati e legittimi, se gli abbonati abbiano ricevuto le corrette informazioni circa il diritto di recesso e vi siano state violazioni dei diritti dei consumatori sanzionabili dall’autorità”. In serata, il Codacons aveva spiegato che “si tratta di rincari abnormi che danneggeranno in particolare i tifosi e di uno squilibrio evidente nel mondo del calcio, con Dazn che da un lato si aggiudica i diritti per la trasmissione delle partite di serie A, dall’altro sceglie in totale autonomia come modificare le offerte commerciali, applicando aumenti esagerati che peseranno come un macigno sulle tasche degli utenti”.

Quanto alla possibilità di guardare le partite da due diversi dispositivi con un unico abbonamento, Dazn aveva già annunciato durante la stagione un cambio di registro. Ne era seguita una sollevazione da parte degli utenti e il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, aveva convocato i vertici dell’azienda per una richiesta di chiarimenti. Dopo quell’incontro le doppie utenze vennero confermate per tutta la stagione.


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