Esteri

Nuovi dazi Usa contro la Cina, la rabbia di Pechino

di Martina Melli -


Il presidente Usa Joe Biden ha deciso di imporre nuovi salatissimi dazi a una serie di importazioni cinesi, tra cui acciaio e alluminio, batterie per veicoli elettrici, chip per computer, pannelli solari e prodotti medici. Le nuove misure riguardano 18 miliardi di dollari di beni cinesi importati.
Biden manterrà le tariffe introdotte dal suo predecessore repubblicano Donald Trump, e ne aumenterà altre: quadruplicherà le tasse sui veicoli elettrici a oltre il 100% e raddoppierà le tariffe sui semiconduttori al 50%.
Il presidente ha parlato di “rischi inaccettabili” per la sicurezza economica Usa posti da quelle che considera pratiche cinesi sleali che stanno inondando i mercati globali di beni a basso costo. “La Cina sta usando lo stesso copione che ha fatto prima per alimentare la propria crescita a spese degli altri, continuando a investire, nonostante l’eccesso di capacità cinese e inondando i mercati globali con esportazioni sottostimate a causa di pratiche sleali”, ha dichiarato il consigliere economico di Biden Lael Brainard.
Pechino ha risposto manifestando “grande insoddisfazione” per la revisione al rialzo delle tariffe statunitensi su alcuni prodotti cinesi. Il ministero del Commercio cinese ha pubblicato una nota in cui annuncia l’intenzione di adottare “misure risolute a difesa dei propri interessi” sottolineando come “la decisione statunitense provenga da considerazioni politiche”. Il governo cinese ha infine avvertito che tale mossa potrebbe “compromettere seriamente” il clima di cooperazione tra i due Paesi.


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