Esteri

Oltre la rivoluzione di Cuba: un mix di novità e tradizione

di Redazione -


di FRANCESCO NICOLA MARIA PETRICONE
C’è solo una piazza su cui puoi contare. È la ‘plaza fundacional’ di Santiago di Cuba, quella del parque Céspedes, del balcone da dove si affacciò Fidel Castro il 1° gennaio 1959 per proclamare la vittoria della rivoluzione. È la piazza dove, insieme a lui, al leader maximo, si celebrano tutti i padri della patria cubana. Prima capitale dell’isola, Santiago è più vicina ad Haiti che a La Habana. Qui arrivarono i trentamila francesi alla fine del ‘700, quando la città ne contava solo diecimila.

“Scappavano dalla rivoluzione nera di Haiti, la prima a proclamarsi indipendente in questo continente” ricorda Varinia Gonzalez Estevez, della Universidad de Oriente. Anche di quella presenza sono rimasti i segni culturali e identitari. Come la ‘tumba francesa’, patrimonio immateriale dell’UNESCO, la danza degli schiavi neri che ogni Capodanno ballavano, sulle coreografie dei padroni francesi. Santiago è Santiago, è scritto sui muri della città. Tanto lontana e difficile da raggiungere, quanto incantevole da visitare. Qui si respira il profumo della storia cubana. Nella biblioteca dell’Università di Oriente, subito dopo la proclamazione della vittoria rivoluzionaria, Fidel Castro il 3 gennaio riunì il primo governo provvisorio.

E sempre da qui, tre giorni dopo, partì la carovana dei vincitori, la lunga marcia verso La Habana per prendere il potere. Da allora, ancora saldamente nelle mani del partito comunista cubano. Malgrado l’embargo, il ‘bloqueo’ americano dal 1962, il paese resiste. Dall’aggressione russa all’Ucraina, i rifornimenti di combustibile sono diminuiti anche dal vicino Venezuela, dirottati verso gli Stati Uniti che si impongono su Cuba, ma assecondano i paesi vicini. Amore e odio, tra Cuba e USA, Davide contro Golia. Con quel vicino gigante che li aiutò a scacciare gli spagnoli all’inizio del Ventesimo secolo, e che da allora ancora tiene stabilmente un piede sull’isola, a due passi da qui, nella vicina base militare di Guantanamo. Cuba vista da Santiago, dall’estremo Oriente, dalla ‘bahia’, è ancora più struggente.

Lotta quotidiana per trovare la ‘comida’, arrancando le macchine sulle salite delle vicine colline, i motori singhiozzanti per benzine sempre troppo sporche per i pur già provati cilindri, vecchi di decenni. L’isola che non c’è “agguanta” di fatica, però non si arrende. Mantiene identità e patriottismo e non perde la speranza. Ma soprattutto la fede. Pochi chilometri da Santiago, il santuario della Virgen de la Caridad, patrona di Cuba, riunisce pellegrini da tutta l’isola. Perché la religione è importante a Cuba e quella cattolica ancora di più. “Un paese che non ha religione non ha virtù” ricorda il parroco di Sant’Antonio Maria Claret, nella festa di Don Bosco. In quella citazione di José Martì, patriota venerato come un santo, tanto da dedicargli tutto – aeroporti, piazze, strade, scuole, università – è racchiuso il DNA di Cuba.

Un passato coloniale, che vive ancora nelle sue città, le più antiche di questo continente, e un presente socialista. Il luogo più antico dove arrivò Cristoforo Colombo, a Baracoa, nel 1492, subito dopo aver toccato per la prima volta il continente americano. E dove la ‘Cruz de la Parra’, l’unica croce ancora conservata delle 29 piantate da Cristoforo Colombo in America, si trova in una teca di vetro all’interno della Cattedrale di Nostra Signora Assunta, di Baracoa. Un paese che ha fatto della parola ‘patria’, una identità forte, comunitaria, scippandola alle destre, con lo slogan ‘patria o muerte’ che dura da oltre sessantacinque anni. E si riunisce intorno a questi valori, superando le difficoltà. Ripartiamo proprio da qui, da Santiago, per tornare nel nostro mondo. Il volo dall’isola che non c’è, si chiude lì da dove è partito. La nostra finestra, la University of Miami, con colleghi e studenti del Dipartimento di Sociologia e Criminologia rapiti, come noi, dalla ‘diversità’ di questa società così lontana. Eppure, così vicina.

f.petricone1@lumsa.it


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