Politica

Ombre russe sulla crisi di Draghi: Gabrielli smentisce

La Stampa pubblica un presunto dossier. E il Pd attacca la Lega I servizi: noi non c’entriamo. E Salvini: fake news, avete paura.

di Adolfo Spezzaferro -


Salvini: solo una fake news.

Enrico Letta, alle prese con il rompicapo delle alleanze elettorali – un’ammucchiata che scatena non pochi mal di pancia tra i dem di sinistra, che non vogliono apparentarsi con gli ex FI, Calenda e Renzi – si impelaga pure in una mega bufala (pubblicata dalla Stampa) pur di attaccare il centrodestra. “Le rilevazioni sui legami tra Salvini e la Russia di Putin sono inquietanti, la campagna elettorale inizia nel modo peggiore, con una grandissima macchia su questa vicenda. Vogliamo sapere se è stato Putin a far cadere il governo Draghi”. Così il segretario del Pd, che annuncia pure che interesserà del tema il Copasir e preparerà interrogazioni parlamentari: “Se così fosse sarebbe una cosa di una gravità senza fine. Salvini non è riuscito neanche a smentire con una dichiarazione che conferma tutti i suoi legami oscuri”. “La crisi di governo è stata dettata dalla Russia? Siamo seri, a breve ci sarà una smentita a livello istituzionale, è gravissimo che si diffondono fake news”, è la replica secca del leader della Lega. Gli fanno eco i ministri del Carroccio Giancarlo Giorgetti, Erika Stefani e Massimo Garavaglia. “Dimissioni su richiesta di Putin? Si, su Marte… Qualcuno ha preso un colpo di sole molto serio: sarebbe da ridere se non ci fosse una guerra di mezzo e migliaia di morti. Smentiamo con forza e diffidiamo chiunque a ripetere a qualsiasi titolo questa idiozia”.

Sulla questione alla fine – la smentita anticipata da Salvini – interviene chi di dovere, mettendo a tacere chi di dovere (il Pd). “Le indiscrezioni apparse sul quotidiano La Stampa, in merito all’attribuzione all’Intelligence nazionale di asserite interlocuzioni tra l’avvocato Capuano e rappresentanti dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, per far cadere il governo Draghi, sono prive di ogni fondamento come già riferito al Copasir, in occasione di analoghi articoli apparsi nei mesi scorsi”. Parola dell’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, sottosegretario Franco Gabrielli.

A quel punto, la Lega segna un goal a porta vuota: “Il governo è caduto per la scelta del Movimento 5 stelle e non per fantomatici motivi privi di qualsiasi fondamento. Ringraziamo il sottosegretario Gabrielli che con le sue parole ha messo a tacere l’odio, gli insulti e le falsità di Letta, Di Maio e di tutta la sinistra che in mancanza di argomenti concreti si aggrappa a squallide fake news”. Lo sottolineano in una nota i capigruppo del Carroccio di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.Sulla questione della presunta influenza russa sulla caduta di Draghi c’è giusto da aggiungere che tutti, nella maggioranza, hanno visto SuperMario in fila in attesa di essere ricevuto dal presidente turco Erdogan. Questo per chiudere il capitolo “rapporti con i dittatori”. In ogni caso, per Letta i dolori sono ben altri: deve tenere a bada i dem che non vogliono che il Pd si riduca a partito di matrice democristiana. Ma il segretario – sebbene, lo ricordiamo, un elettore dem su due vorrebbe che il partito corresse da solo – è alla canna del gas e siccome ha chiuso al M5S deve aprire a tutti gli altri, praticamente. Tanto che riprende in considerazione l’accordo con Matteo Renzi. Dal canto suo, il leader di Italia Viva non perde tempo e commenta l’ipotesi alleanza con il suo ex partito. ”Il Pd in queste settimane diceva ’Renzi ci fa perdere voti, non lo vogliamo’, evidentemente hanno fatto due conti e hanno cambiato idea. Dopodiché siamo in una situazione gravissima”, dunque “prima decidiamo le cose da fare, poi vediamo le alleanze. La politica sembra impazzita, forse è il caldo”, commenta l’ex premier. Nei giorni scorsi Renzi aveva detto che sarebbe andato da solo (incontro allo sbarramento del tre per cento), e anche adesso ribadisce che non fa accordi per entrare in Parlamento, ma sui programmi. “Leggo sui giornali cose che non stanno né in cielo né in terra, io penso che se per sconfiggere il centrodestra metti insieme persone senza un’idea perdi. Letta mi ha chiamato sabato “dicendo vediamo, risentiamoci”… Io non mi voglio imbucare…”.


Torna alle notizie in home