Attualità

Ondata di caldo sull’Italia: domani sette città da bollino rosso

di Eleonora Ciaffoloni -


L’ondata di caldo sta per travolgere l’Italia: l’anticiclone africano porterà sul nostro Paese temperature estreme, notti tropicali e un’umidità opprimente, con previsioni che indicano questa situazione persisterà per almeno i prossimi dieci giorni. Già da oggi, mercoledì 10 luglio, 13 città italiane saranno bollino arancione per le ondate di calore, mentre giovedì 11, sette di queste, inclusi Roma e Trieste, passeranno al bollino rosso, il livello massimo di rischio per la popolazione.

L’elenco delle città che dovranno affrontare il bollino arancione comprende Campobasso, Frosinone, Latina, Perugia, Rieti, Roma, Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Pescara e Viterbo. Di queste, Campobasso, Frosinone, Latina, Perugia, Rieti, Roma e Trieste affronteranno un livello di allerta ancora più alto giovedì. Il bollino rosso rappresenta il massimo livello di rischio, con potenziali gravi effetti sulla salute di tutta la popolazione, non solo sulle persone più vulnerabili.

Le regioni più colpite saranno Sardegna e Sicilia, dove le temperature raggiungeranno picchi di 42-43 gradi. Anche il Sud peninsulare e parte del Centro registreranno temperature elevate, fino a 38-39 gradi. Al Nord, Bologna e Ferrara saranno tra le città più calde, con termometri che potrebbero segnare 36-37 gradi. Milano, pur con temperature più basse intorno ai 33 gradi, dovrà fare i conti con un alto tasso di umidità, aggravando ulteriormente la situazione.

Questo fenomeno e l’ondata di caldo non riguarda solo l’Italia. L’Onu, attraverso un messaggio su X ha evidenziato che il mondo ha registrato il giugno più caldo mai documentato e il tredicesimo mese consecutivo di record di temperatura, sottolineando l’urgenza di un’azione climatica più ambiziosa.

Inoltre, il caldo intenso sta influenzando negativamente anche i nostri mari. Nell’Adriatico, l’allarme mucillagine si è esteso lungo tutte le coste, causando gravi danni alla pesca. Confcooperative Fedagripesca ha richiesto l’istituzione di una task force per monitorare la proliferazione delle alghe e suggerisce anche misure sociali per i lavoratori del settore della pesca. Tra le proposte, vi è anche quella di un fermo pesca volontario, valutato in base alla situazione delle singole marinerie.

Nel frattempo, in Marocco, le temperature raggiungono picchi estremi fino a 47 gradi, confermando che il caldo anomalo è un problema globale, richiedendo soluzioni immediate e coordinate.


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