Politica

“Ora salvare le imprese E il governo non pensi a mettere la fiducia”

di Edoardo Sirignano -


“Serve un confronto parlamentare e con gli operatori. Il governo non deve porre la fiducia”. A dirlo è Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia.

 

Siete favorevoli o meno al provvedimento voluto da Palazzo Chigi?
Non si tratta di essere pro o contro. Stiamo semplicemente cercando di risolvere il pregresso. Nel provvedimento, adottato ieri in Cdm, come Forza Italia, abbiamo voluto e ottenuto che si togliesse la responsabilità solidale affinché venissero rimesse in moto le cessioni bloccate nei cassetti fiscali. L’obiettivo è far girare i crediti e rendere liquidità alle imprese. Sbaglia, quindi, chi discute come in una gara sportiva. Il Superbonus, voluto dal Movimento e dal Pd, è stato scellerato nei tempi e nei modi. Oggi ne paghiamo le conseguenze.

 

Giorgetti sostiene che quanto deciso era “inevitabile”. Giusto porre la fiducia?
Non si può neanche pensarlo. Occorre, piuttosto, quanto prima una discussione parlamentare. Allo stesso tempo è indispensabile un tavolo con le categorie economiche e professionali coinvolte. Solo così possiamo migliorare realmente il testo.

 

Detto ciò, quanto voluto da M5S e Pd va modificato?
Assolutamente! Quel testo diceva che tutti potevano farsi la casa gratis. Ciò, pure se piace a tutti, è impossibile. La priorità, quindi, è rivalutare quella misura, anche in forme diversa.

 

Come?
La cessione del credito con lo sconto in fattura, ad esempio, non è una proposta dei pentastellati. Bloccarla significa mettere una tomba sull’edilizia. Non possiamo permettercelo in un periodo di crisi. La mozione di Forza Italia, a mia firma, nella prima parte, va appunto in questa direzione. Fare incentivi strutturali, ragionati, in modo concreto e professionale, da oggi agli ultimi dieci anni, dovrebbe essere l’unica strada da seguire. Non si possono fare misure improvvisate come quelle dei grillini.

 

Quanto è importante la cessione del credito?
Consente di mettere in sicurezza imprese, cittadini e professionisti che avevano investito in una norma fatta dallo Stato. Detto ciò, in parallelo è importante dare incentivi concreti, progressivi e strutturali al mercato dell’edilizia.

 

Perché sarebbe “una manna dal cielo” per il settore delle costruzioni?
Se le banche recepiscono in modo positivo l’operazione, le imprese in sofferenza potranno avere una miglioria e soprattutto riavere quella liquidità ferma in banca, per tornare a riaprire i cantieri chiusi da diversi mesi e concludere le opere del Superbonus.

 

Quale la speranza?
La speranza è solo salvare qualche impresa. Le banche ci hanno detto che il problema era la responsabilità solidale, l’abbiamo tolta. La buona politica deve andare incontro alle istanze di chi produce.


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