Esteri

Pallone spia cinese sugli Usa. Salta la visita di Blinken a Pechino

di Ernesto Ferrante -

Immagine del pallone spia diffusa dal Pentagono.


Si riaccende la tensione tra Stati Uniti e Cina a causa del pallone spia del gigante asiatico che ha sorvolato lo spazio americano. L’incidente ha indotto il segretario di Stato americano Antony Blinken a rinviare la sua annunciata visita a Pechino. Lo riporta l’Abcnews. “Rinviata”, ha riferito un alto funzionario del dipartimento di Stato, perché in questo momento “non sarebbe costruttiva”, ma Blinken intende comunque incontrare il presidente Xi Jinping “alla prima occasione utile”.
Il dipartimento di Stato di Washington ha convocato l’incaricato d’affari cinese nella capitale “per trasmettere un messaggio molto chiaro e fermo”. A rivelarlo è il Wall Street Journal.
Partito dalla Cina, il pallone è passato sopra l’Oceano Pacifico, le isole Auletine in Alaska e il Canada prima di rientrare nello spazio aereo Usa ed essere avvistato in Montana. Secondo il Pentagono, si è spostato su siti sensibili, come la base aerea di Malmstrom, dove c’è uno dei tre campi di silos missilistici nucleari.
Il presidente Joe Biden, informato nella giornata di mercoledì dal consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan e da altri funzionari, era intenzionato ad ordinarne l’abbattimento ad alta quota tramite i caccia F22. Ma alla fine ha prevalso la linea “prudente” della Difesa, rappresentata dal segretario Lloyd Austin e dal capo dello Stato maggiore congiunto Mark Milley, che si è opposta temendo che i frammenti dell’esplosione potessero causare vittime nel precipitare a terra.
I repubblicani al Congresso americano hanno criticato l’amministrazione Biden e chiesto alla Casa Bianca di abbatterlo. “Biden dovrebbe immediatamente abbattere il pallone spia cinese. Il presidente Trump non lo avrebbe mai tollerato”, ha scritto la deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene in un messaggio su Twitter. “Lo sfacciato disprezzo della Cina per la sovranità degli Stati Uniti è un’azione destabilizzante che deve essere affrontata e il presidente Biden non può restare in silenzio”, ha “cinguettato” lo speaker della Camera americana Kievin McCarthy, che ha convocato una riunione della cosiddetta ‘Gang of eight’, il gruppo del quale fanno parte otto membri del Congresso che vengono briefati dal governo sulle questioni di intelligence.
Il “Dragone” getta acqua sul fuoco: “Gli Stati Uniti stiano calmi, stiamo verificando la situazione”. “La Cina è un Paese responsabile e ha sempre rispettato rigorosamente le leggi internazionali, e non ha intenzione di violare il territorio e lo spazio aereo di alcun Paese sovrano – ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri cinese – Per quanto riguarda il pallone aerostatico, come ho appena detto, stiamo esaminando e verificando la situazione e speriamo che entrambe le parti possano gestirla insieme con calma e attenzione”. E ancora, la portavoce ha sottolineato che “prima che si chiarisca quanto accaduto, ogni speculazione deliberata o ingigantita non aiuterà a gestire la materia”.
Il governo cinese ha anche confermato che il “globo” individuato dalle autorità americane sugli Stati Uniti è di sua proprietà, precisando che ha la funzione di svolgere “ricerche a carattere scientifico, quali la raccolta di dati meteorologici”, quindi a carattere esclusivamente “civile”. Giustificato anche lo sconfinamento: “interessato da correnti occidentali, a fronte di una limitata capacità di controllo, ha fortemente deviato dalla rotta programmata”.
Alla Cina “rincresce che per cause di forza maggiore il globo devierà verso l’interno degli Stati Uniti” ma “manterrà aperta la comunicazione con gli Stati Uniti per gestire adeguatamente questa situazione inattesa”.
Questi efficaci mezzi di equipaggiamento di spionaggio sono stati più volte utilizzati proprio dagli Stati Uniti sul loro territorio. Dotati di telecamera, spesso anche di radar, possono essere alimentati a energia solare.
Non offrono lo stesso livello di sorveglianza dei satelliti, ma sono più facili da recuperare e molto più economici. Sono in grado di scansionare vaste porzioni di territorio da un’altitudine inferiore e possono “sostare” più tempo sull’area di interesse perché si muovono più lentamente. La loro efficacia è certificata in un rapporto del 2009 dell’Air Command and Staff College dell’aeronautica statunitense.
Il viaggio saltato all’ultimo minuto di Antony Blinken, avrebbe dovuto portare a delle schiarite tra le due superpotenze non solo sul fronte politico ma anche su quello commerciale, a partire da un allentamento nei controlli da parte delle autorità Usa sulle esportazioni tecnologiche cinesi.
Pechino intende mettere la parola fine ai viaggi di funzionari statunitensi a Taiwan, che la Cina ritiene territorio nazionale.
Le scintille per l’intrusione della “mongolfiera” iper-tecnologica arrivano a pochi giorni giorni di distanza dalla pubblicazione del “roboante memo” inviato alle sue truppe dal generale americano Michael A. Minihan su una guerra nel giro di due anni con il Paese di Xi. Il generale, a capo del Comando della mobilità aerea, che supervisiona la flotta di aerei da trasporto e da rifornimento del servizio, ritiene necessario accelerare i preparativi per un potenziale conflitto, citando le aspirazioni del leader cinese e la possibilità che i suoi connazionali si possano accorgere di tale rischio quando sarà troppo tardi.


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