Cultura & Spettacolo

Paola e Chiara: “Ora andiamo d’accordo, sempre con Furore”

di Nicola Santini -

Paola e Chiara a Sanremo


Il loro nuovo brano è in testa alle classifiche di vendita e di streaming e i biglietti del loro tour primaverile stanno già andando a ruba.
Non sta passando sicuramente inosservato, il ritorno sulla scena musicale di Paola e Chiara Iezzi, in arte Paola & Chiara, che nel corso dell’appena conclusa edizione del Festival di Sanremo hanno proposto “Furore”, ennesimo tormentone prodotto dal duo Merk & Kremont. Orgogliose del riscontro finora ottenuto, le due cantautrici di origini milanesi, nate artisticamente come coriste degli 883, si raccontano a L’Identità.
Alla vigilia del vostro ritorno al Festival di Saremo siete state tra le più attese: che effetto vi ha fatto?
Paola: Del fatto che fossimo particolarmente attese, ce ne siamo rese conto grazie ai numerosi messaggi che abbiamo ricevuto in rete e attraverso tutte le notizie che avevamo avuto modo di leggere, specialmente sul web. Questa enorme ondata d’amore che ci ha travolte è partita principalmente dai social e così abbiamo deciso di lasciarci avvolgere.
Chiara: Devo ammettere, però, che in un primo momento non sapevamo cosa fare, anche se, dopo tutta quell’insistenza, nel corso dell’ultimo anno che si è dimostrato davvero speciale, abbiamo deciso di abbandonarci all’amore che abbiamo percepito intorno a noi.
Dieci anni fa, la scelta di dividervi artisticamente aveva mandato in tilt la vostra solida fan-base…
P. Anche per noi sono stati dieci anni difficili, anche se in fin dei conti questa distanza ci ha permesso di apprezzare molte cose e di capirne altrettante. Abbiamo avuto un po’ di tempo in più per capire meglio noi stesse, riuscendo ancora di più ad apprezzare il nostro dialogo con la famiglia ma anche con il nostro pubblico.
C: E’ come se questo ritorno fosse arrivato in modo del tutto naturale, con la complicità del ritorno in auge delle sonorità di anni novanta. Non a caso, quando Amadeus abbiamo avuto la possibilità di tentare un ritorno in gara al Festival, abbiamo scelto di farlo con una canzone che avesse delle nuove sonorità, coinvolgendo anche il nostro vecchio team di lavoro. Insomma, questo nostro ritorno è stato contraddistinto da una reinterpretazione di noi stesse in chiave moderna.
Inizialmente circolavano voci sul fatto che il vostro brano in gara al Festival lo avrebbe scritto Max Pezzali. Cosa vi ha spinto, invece a puntare su Merk & Kremont?
P. Questo rinomato duo di produttori ci corteggiavano artisticamente già da qualche anno, di conseguenza, quando si è profilata l’idea di tornare a Sanremo, abbiamo deciso di ascoltare attentamente questo brano, che ci ha spinto a puntare per la prima volta su una canzone non scritta dalle sottoscritte.
C. E’ stato stimolante misurarci con le nuove leve della produzione, che continuano a raccogliere enormi consensi all’interno del panorama musicale. E poi anche il titolo del brano, Furore, ci ha subito convinto. Furore è una parola matura che racchiude entusiasmo e eccitazione. Ovviamente, rispetto al primo ascolto, ci sono state alcune modifiche per far sì che il pezzo fosse nostro al 100%.
Dopo la vostra lunga assenza dalle scene, i riflettori di pubblico e addetti ai lavori sono puntati sul vostro futuro artistico: cosa vi aspetta?
P. Quello di Paola & Chiara, al momento, è un progetto aperto. La nostra partecipazione a Sanremo non è sicuramente un caso isolato. Tra i primi progetti confermati c’è un tour con Vivo Concerti con tre date che, in quanto a vendita di biglietti stanno andando molto bene visto che una è addirittura già sold-out. Dopodiché, faremo concerti anche per tutta l’estate. E poi possiamo permetterci di navigare a vista: ci piace l’idea di poter essere elastiche, dopotutto in questi anni abbiamo capito che è ancora più stimolante collaborare quando ci va.
C. Riprendendo il titolo di uno dei nostri primi brani (“Amici come prima”, ndr) noi siamo sempre amiche come prime, anzi, ultimamente anche di più. In questa pausa decennale abbiamo imparato a conoscerci meglio. Oggi, rispetto al passato, ci guardiamo con occhi diversi, siamo anche più indulgenti l’una verso l’altra. All’inizio impostavamo tutto in maniera più rigida, tendendo a vivere letteralmente in simbiosi. Oggi, invece, siamo più clementi…

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