Hot parade
Sale: Paolo Pillitteri. Prima c’erano i terroristi, poi vennero le modelle. C’era una volta la Milano da Bere. C’era voglia di divertirsi, di lavorare, di essere felici. Erano gli anni ’80. C’era il Garofano e c’era Bettino ottimo e massimo. E poi c’era lui, Paolo Pillitteri, sindaco a Milano quando l’era davvero un gran Milan. Finì come finì. Dallo champagne alle monetine, dalle discoteche al Palazzaccio. Nulla è stato più come prima. Dopo i socialisti arrivarono i farisei. Grigi, monotoni, insopportabili. E da allora siamo tutti più tristi. Rip.
Stabile: Guido Crosetto. Piove sul bagnato, ministro. Ancora una volta Guido Crosetto denuncia tentativi di spionaggio, accusa che qualcuno ha messo sotto la lente lui e i suoi familiari, che c’è chi segue i suoi affetti più cari. Tra barbe finte e algoritmi, il ministro alla Difesa solleva un problema serio in un Paese di pettegole, impiccioni, moralisti e farisei (leggi sopra).
Scende: Elly Schlein. Non diteglielo, per favore. Non dite a Elly e ai suoi amici dem antifà che le svastichelle sgamate a Bologna volevano sul serio (almeno a parole) ammazzare qualcuno ma quel qualcuno, niente poco di meno, era la cattivissima, nerissima, fascistissima Giorgia Meloni. Manco i cosplay del Terzo Reich che giocavano ai nazistoidi con Telegram al posto del Volkischer Beobachter se la filano di pezza. Povera Elly. Un abbraccio equo, giusto e solidale.
Torna alle notizie in home