Hot parade
Sale: Paolo Virzì. Ahò, viè qua “brutta mig*ta de mrda”. Con tanto di sputo. Te lo aspetteresti mai che a dire queste parole di fuoco sia stato quel dolce regista di Paolo Virzì e che le avrebbe sussurrate (ehm…) alla ex compagna Micaela Ramazzotti durante la famosa rissa? Intellettuali e raffinati sì, ma quando si tratta dei film degli altri però.
Stabile: Fabio Capello. Persino lui ne ha piene le scatole degli ammericani. Fabio Capello, il tecnico dello Scudetto (e di tante altre cose) è furioso per la gestione attuale della Roma: “Cose da Cinecittà, perché i nuovi tranne Dovbik non giocano?”. Forse per non consumarli troppo, ma il problema sta nel manico. Questo è l’anno di Cinecittà. Già iniziata nel peggiore dei modi con l’esonero di Daniele De Rossi disposto dalla signora greca dal nome impronunciabile che, dopo quella scelta, ha preferito tornarsene ad Atene. Mentre gli ammericani se ne andavano in Inghilterra. Go Friedkin, go to Everton.
Scende: Consiglio d’Europa. Aridaje. Ora il problema è il dibattito pubblico che è diventato “xenofobo”. E, guarda un po’, il consiglio d’Europa – lo stesso che dipinse l’Italia come un Paese senza libertà di stampa (ahahah) – rilascia la bombetta proprio mentre impazza il dibattito (e non solo) sui centri migranti in Albania. Che a Bruxelles piacciono, altroché. Ma altrove, sempre in seno all’Ue, evidentemente no. L’Europa è pur sempre un coacervo di burocrazie. Che spesso e volentieri si fanno la guerricciola tra di loro mentre il mondo va in fiamme. Ma questa è un’altra storia.
*di Simone Donati
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