Attualità

Papa Francesco dimissionario? Ecco cosa c’è di vero

di Federico Cenci -

Papa Francesco ©imagoeconomica


Il tema ha interessato negli ultimi tempi anche la grande stampa internazionale. Una battuta dello stesso Bergoglio alimenta le speculazioni

Le speculazioni sulle dimissioni di Papa Francesco emergono periodicamente nel dibattito pubblico. La ragione originaria va ricercata nella scelta del suo predecessore, Benedetto XVI, che il 9 febbraio 2013 spiazzò il mondo intero annunciando al Collegio cardinalizio il suo congedo dal soglio petrino. Durante questi nove anni ci si è messo lo stesso Bergoglio, alquanto avvezzo a provocazioni su un suo possibile termine di mandato anticipato. Da qualche settimana, tuttavia, le voci si sono fatte sempre più insistenti fino a raggiungere l’acme nella giornata di oggi, quando è trapelata una battuta che il Santo Padre avrebbe fatto nel corso dell’ultima assemblea generale elettiva della Conferenza episcopale italiana (Cei), la quale ha eletto come nuovo presidente il cardinale Matteo Zuppi. A proposito dei suoi problemi al ginocchio, che nell’ultimo periodo lo hanno costretto a muoversi con l’aiuto di una sedia a rotelle, Papa Bergoglio avrebbe dichiarato ai vescovi italiani che piuttosto di subire un’operazione chirurgica si dimetterebbe. Apriti cielo. Sui social si è assistito a un profluvio di utenti che hanno interpretato le parole di Francesco come una conferma alle voci che lo vorrebbero prima o poi dimissionario. Negli ultimi giorni il tema sembra aver appassionato anche la grande stampa internazionale: il 5 giugno è uscito un articolo su Associated Press dall’eloquente titolo “Papa Francesco alimenta nuove speculazioni sul futuro del pontificato”, sulla stessa lunghezza d’onda il Washington Post,  che nei giorni scorsi si è chiesto: “Papa Francesco è alla fine del suo pontificato?”.

La domanda posta dall’autorevole quotidiano statunitense viene corroborata, oltre che dalla sedia a rotelle, dalla decisione del Papa di convocare un concistoro tra non molto, il 27 agosto, e insediare in quella data 21 nuovi cardinali, di cui 16 sotto gli 80 anni, che avrebbero dunque diritto al voto in un conclave. La scelta di individuare così tanti porporati elettori si spiegherebbe, secondo diversi osservatori, con il desiderio di garantirsi in fretta una successione il più possibile in linea con il suo pensiero. C’è anche altro fieno nella cascina delle speculazioni sul futuro di Papa Francesco: il giorno dopo il prossimo concistoro, ovvero il 28 agosto, Bergoglio – primo Pontefice a farlo – andrà a L’Aquila, per partecipare alla “Perdonanza”. L’evento sacro è stato istituito da Celestino V, il Papa che nel 1294 – come scrive Dante nella Divina Commedia – “fece per viltade il gran rifiuto”. Sembrerebbe bastare questa coincidenza per alimentare le voci sulle dimissioni di Papa Francesco.


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