Esteri

Parata di bombe

di Ernesto Ferrante -


Le esplosioni di bombe e missili hanno scandito la marcia di avvicinamento al Giorno della Vittoria. Lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha riferito di decine di attacchi missilistici russi. Sono entrati in azione anche i letali droni “Shahed-136” e “Geran-2”, distruggendo obiettivi militari in diverse città. Il maggior numero di raid ha riguardato la regione di Odessa, dove sono stati colpiti un magazzino in cui erano stati stoccati mezzi e forniture militari occidentali da impiegare nella controffensiva, l’aerodromo ed il ponte di Zatoka, attraverso il quale giungono le armi della Nato dalla Romania. Tre ondate di UAV kamikaze si sono registrate anche a Kiev. Ad Orekhov, Kramatorsk e Pavlograd sono stati centrati depositi dell’esercito ucraino. A Bakmut la compagnia Wagner ha dato inizio all’assalto decisivo per portare a termine la sua missione con rinforzi di reparti dell’esercito russo e forze speciali cecene.
Rabbia e vendetta nelle parole di Zelensky. “Come allora insieme distruggemmo il male, così ora insieme stiamo distruggendo un male simile. Purtroppo il male è tornato. Sebbene ora sia un altro aggressore, l’obiettivo è lo stesso: schiavitù o distruzione. E proprio come allora facemmo affidamento sulla forza congiunta delle nazioni libere, così ora combattiamo contro il male insieme al mondo libero, insieme all’Europa libera. E prevarremo! Sarà il Giorno della nostra vittoria! Il Giorno della vittoria dell’Ucraina”, ha scritto su Telegram il presidente ucraino, con una fantasiosa “rilettura” della Storia.
Volodymyr Zelensky ha annunciato la presentazione di un disegno di legge alla Verkhovna Rada per fare dell’8 maggio il Giorno del ricordo e della vittoria sul nazismo nella seconda guerra mondiale.
“È l’8 maggio che la maggior parte delle nazioni del mondo ricorda la grandezza della vittoria sui nazisti. È l’8 maggio che il mondo onora la memoria di tutti coloro le cui vite sono state portate via da quella guerra. E’ stato l’8 maggio che entrò in vigore l’Atto di resa incondizionata della Wehrmacht”, ha aggiunto.
Il 9 maggio, invece, si celebrerà la Giornata dell’Europa. A riportarlo è stato il sito Ukrinform alla vigilia della visita della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Nel documento si propone di istituire la Giornata dell’Europa, “che sarà celebrata ogni anno 9 il maggio insieme agli Stati membri dell’Unione europea”, considerata “l’identità europea del popolo ucraino”. Tale ricorrenza ha “l’obiettivo di rafforzare l’unità dei popoli d’Europa”.
Zelensky, è “la reincarnazione di Giuda nel 21mo secolo”, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando il decreto con cui la massima autorità ucraina vuole mettere fine a una tradizione molto sentita in tutta l’ex Unione Sovietica.
“Cosa potrebbe esserci peggio di un nemico? Un traditore. Questo è Zelensky. Una reincarnazione di Giuda nel 21mo secolo”, ha rincarato la dose Zakharova, secondo cui annullando la Giornata della Vittoria il 9 maggio, ha tradito “definitivamente i suoi antenati: sia coloro che hanno combattuto nei ranghi dell’Armata Rossa sia quelli che hanno sofferto e sono stati torturati nei campi di concentramento”. Per la portavoce, il leader ucraino si è reso “complice dei nazisti 80 anni dopo”.


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