Pasquale D’Ascola è il nuovo primo presidente della Cassazione
Basta un voto di scarto all'esponente di Area, gli auguri Mattarella
È bastato un solo voto in più a Pasquale D’Ascola per diventare il nuovo primo presidente della Corte di Cassazione. Nato 67 anni fa a Reggio Calabria, dopo un lungo servizio come giudice a Verona ha indossato il manto di ermellino dove ha iniziato come componente del Massimario, l’ufficio studi prima di venir nominato, nel 2018, presidente della seconda sezione civile.
Pasquale D’Ascola eletto con 14 voti
L’elezione è arrivata nel pomeriggio di oggi. A esprimersi è stato il plenum del Consiglio superiore della Magistratura, in un’importante seduta straordinaria che è stata presieduta direttamente dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. A Pasquale D’Ascola, esponente della componente progressista della magistratura di Area, sono bastati quattordici voti. Uno in più rispetto a Stefano Mongini che, invece, ne ha ottenuti tredici. Non è stato un processo elettorale facile
Chi vota chi
A pesare nei “conti” anche le astensioni del vicepresidente Csm Fabio Pinelli e della prima presidente uscente Margherita Cassano. Insieme a loro hanno deciso di non partecipare al voto anche il procuratore generale della Suprema Corte Pietro Gaeta e i due consiglieri togati indipendenti del Csm Roberto Fontana e Andrea Mirenda. A favore di Pasquale D’Ascola, invece, il monolite di Area-Unicost a cui si sono uniti i laici Michele Papa, Roberto Romboli e Maurizio Carbone. A sostegno di Mogini, invece, i consiglieri di Magistratura Indipendente e ben sei membri laici: Enrico Aimi, Isabella Bertolini, Daniela Bianchini, Felice Giuffrè, Daniele Porena e Claudia Eccher.
Gli auguri di Sergio Mattarella
Il Capo dello Stato, dopo l’elezione, ha formulato i suoi auguri al neo eletto primo presidente della Cassazione. “Il sapere giuridico del dottor Pasquale D’Ascola e la sua lunga esperienza gli consentiranno di guidare con efficacia la Corte, proseguendo anche nell’attività di rinnovata efficienza avviata durante il mandato della presidente Cassano”, ha affermato Mattarella. Che ha aggiunto: “Il dottor D’Ascola certamente rappresenterà un punto di riferimento anche per i lavori del Csm e del comitato di presidenza che auspico vengano costantemente improntati a un confronto leale e a un dibattito sereno, sempre con l’obiettivo dell’interesse istituzionale”.
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