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Passato e presente nel piatto al Vilòn: dal carciofo alla pastiera

di Nicola Santini -


È tutta all’insegna della rinascita e del benvenuto alla stagione più colorata dell’anno la Pasqua al Vilòn, l’hotel romano situato in un’ala di Palazzo Borghese.
C’è un’atmosfera ancora più leggera e vibrante in quest’oasi di pace in via dell’Arancio in questi giorni: fragranze floreali in salotto, il piccolo giardino d’inverno che ormai è solo incanto primaverile e dove tutto sta sbocciando, una musica leggera, quasi fosse un cinguettio, tra gli interni eclettici della lobby e i profumi che arrivano dal ristorante Adelaide, tempio del gourmet e del mixology d’autore.
In giro, tante uova di cioccolata fatte a mano dal pastry chef Andrea De Benedetto. Colorate, decorate ad arte e tutte edibili, si mescolano con pezzi d’arte contemporanea, design e colore. Sono ovunque: sui tavoli in salotto, sul bancone del cocktail bar, sul grande tavolo al centro della sala ristorante tra i bouquet di fiori. Viene voglia di fare Egg Hunting per ammirarle tutte.Il clima di Pasqua ha contagiato fino a far prendere la mano, prima ancora di prendere la gola.
E “Benvenuta Primavera” è anche il nome di uno dei piatti del Menu di Pasqua.
Un menu nel segno delle primizie, una cucina che esalta gli ingredienti locali e la tradizione con tocco contemporaneo.
Una cucina gourmet radicata però nelle origini regionali, sicuramente campane ma anche laziali, data la lunga consuetudine con Roma dello chef procidano Gabriele Muro, che nella ricerca dell’autenticità della materia prima fa conoscere già la sua firma nella preparazione dei piatti che propone nella carta dell’Adelaide. Come rivelano anche le carni e i formaggi dell’agro romano.
Ricette della tradizione, che spesso in occasione delle feste fa piacere ritrovare, ricette con tanti ortaggi di stagione: i carciofi per cominciare, i pisellini freschi con il cipollotto, gli asparagi con le erbe di campo. L’imprinting è inconfondibile. Tradizione e territorio su mano e testa moderne sono la cifra stilistica dello chef che somiglia alla filosofia dell’hotel. C’è la storia, ma anche la consapevolezza del nostro tempo, dalla sua estetica e dei suoi bisogni.
La sorpresa più golosa e attesa arriva al momento del dolce, quando a tavola viene servita la pastiera, grande classico di Pasqua riscoperto e celebrato negli ultimi anni anche dai più innovativi.
Due le versioni. Rivisitata, “Il Profumo della Pasqua-pastiera a modo mio” e classica, rigorosamente secondo ricetta di tradizione napoletana. Quest’ultima viene servita per l’intera giornata anche al bar come finger a chi passa anche solo per un caffè o si siede a prendere un tè.
E la pastiera classica, confezionata in scatola azzurro Vilòn, è anche il regalo di Pasqua del ristorante Adelaide ai suoi ospiti (omaggiata a chi ha prenotato il pranzo). Deliziosa per la prima colazione della Pasquetta.
Nella settimana di Pasqua la Pastiera napoletana di Adelaide la si può acquistare anche a portar via ordinandola prima e passando a ritirarla al Vilòn.


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