L'identità: Storie, volti e voci al femminile Poltrone Rosse



Attualità

PFAS, la class action che divide il Veneto “uno sciacallaggio”

di Ivano Tolettini -


Non è ancora uscita dai tribunali, la lunga vicenda dei Pfas che coinvolge 150 mila persone nel Veneto, che si sposta su un nuovo terreno di scontro: quello del risarcimento civile. A riaccendere la miccia è la società Finanziamento del Contenzioso Spa, nata a Brescia e specializzata in litigation funding, la pratica con cui un investitore privato finanzia una causa legale in cambio di una percentuale sull’eventuale risarcimento ottenuto. L’iniziativa, battezzata “RisarcimentoMiteni.it”, punta a raccogliere adesioni tra i cittadini delle aree contaminate, i lavoratori dell’ex stabilimento di Trissino e chi presenti nel sangue livelli anomali di Pfas.

L’obiettivo è una class action civile

Contro i responsabili dell’inquinamento che ha avvelenato le falde delle province di Vicenza, Padova e Verona. “Abbiamo già ricevuto centinaia di domande – spiega Nicola Dosso, referente della società – e intendiamo contattare anche le Mamme No Pfas e gli altri gruppi ambientalisti. Non vogliamo solo aiutare i danneggiati a ottenere i giusti risarcimenti, ma restituire voce e dignità a chi si sente ignorato. I termini della prescrizione sono vicini e occorre agire”. La reazione della galassia ambientalista è tutt’altro che favorevole. Il primo a parlare è Alberto Peruffo, scrittore e attivista del movimento No Pfas: “I tempi non sono maturi per una cosa del genere, oltretutto stiamo parlando di persone che non hanno alcuna esperienza nel tema. Noi ci stiamo già muovendo con i nostri avvocati”. Ancor più duro Giampaolo Zanni, della segreteria regionale Cgil per l’inquinamento da Pfas: “Mi sembra un’operazione di sciacallaggio. Come avvoltoi arrivano, attratti dai soldi, soggetti che non si sono mai occupati di questa battaglia. Non possiamo permettere che un dramma collettivo diventi terreno di speculazione”. La diffidenza è alimentata anche dai dati societari: la Finanziamento del Contenzioso Spa è una realtà giovane, con 50.000 euro di capitale e costituita solo a gennaio 2025, controllata da una società a socio unico fondata l’anno precedente. Il partner legale indicato, la Delex Law Firm, si definisce sul proprio sito “la prima Claimant Law Firm italiana”. Intanto, sul piano giudiziario, la ferita resta aperta.

Solo pochi mesi fa, la Corte d’Assise di Vicenza ha emesso una sentenza storica:

11 condanne per 141 anni di carcere a carico di ex dirigenti della Miteni. Le accuse: avvelenamento delle acque, disastro ambientale e bancarotta fraudolenta. La stessa sentenza ha riconosciuto decine di milioni di euro di risarcimenti, tra cui 58 milioni al ministero dell’Ambiente. Sarebbero quasi 4 mila morti in più in 34 anni nell’area rossa avvelenata dai Pfas. È quanto emerge da uno studio dell’Università di Padova: ha analizzato il periodo 1985-2018 in 30 Comuni veneti; maggiori tassi di mortalità, più malattie cardiovascolari e un’incidenza tumorale superiore alla media.

Numeri che certificano un’emergenza sanitaria permanente

In questo vuoto, la proposta di una class action “finanziata” trova terreno fertile, ma anche sospetto. Il Veneto resta diviso. Da una parte chi invoca giustizia economica, dall’altra chi teme che, dopo l’inquinamento chimico, arrivi quello etico. La resa dei conti, umana e civile, è appena cominciata.


Torna alle notizie in home