Esteri

Piano di pace italiano, Medvedev lo cestina. Ma il Cremlino chiarisce: “Non ancora visto”

L’ex presidente russo boccia senza appello la proposta fatta dalla Farnesina

di Adolfo Spezzaferro -


È “giallo” sul piano di pace proposto dall’Italia: prima il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev lo boccia senza appello, poi il Cremlino precisa che non è stato ancora visionato. A sentire l’ex presidente della Federazione russa, il piano sarebbe “irrealistico”, “un puro flusso di coscienza” che non tiene conto della realtà, frutto della “grafomania europea”. In particolare Medvedev contesta il proposto “status neutrale dell’Ucraina e adesione senza ostacoli all’Ue”: per il vice presidente del Consiglio di sicurezza sarebbe una “falsità”. Altro passaggio, “l’autonomia del Donbass pur mantenendola nel quadro dell’Ucraina”: per Medvedev sono “assurdità ovvie e proiezioni a buon mercato”. “Le decisioni sul loro destino – sottolinea Medvedev – sono state prese dalle repubbliche del Donbass alla fine e non torneranno indietro. Questo è inaccettabile per tutti coloro che ricordano il destino degli accordi di Minsk e l’uccisione di civili della Lpr e della Dpr”. Per non parlare della “piena autonomia della Crimea all’interno dell’Ucraina”: per l’ex presidente si tratta addirittura di “maleducazione totale diretta contro la Russia. Una minaccia alla sua integrità territoriale e un pretesto per iniziare una guerra totale a tutti gli effetti”.

Nel dettaglio, scrive Medvedev sul suo canale Telegram, “l’Occidente ha abbracciato il desiderio di creare ‘piani di pace’ che dovrebbero portare a una soluzione della crisi in Ucraina. E andrebbe bene se si trattasse di preparare opzioni che almeno in qualche modo tengano conto della realtà. Di recente si è distinta l’Italia che, secondo la stampa italiana, attraverso il suo ministero degli Esteri ha consegnato al segretario generale delle Nazioni Unite Guterres un piano in quattro fasi per una soluzione pacifica in Ucraina”. Secondo il fedelissimo del presidente russo Vladimir Putin, “si ha la sensazione” che il piano di pace “sia stato preparato non da diplomatici, ma da scienziati politici locali che hanno letto i giornali di provincia e operano solo con fake news ucraine”. Insomma, Medvedev mette una pietra tombale sulla proposta italiana.

Tuttavia il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, rispondendo alla domanda se Mosca avesse visionato il piano di pace, chiarisce: “No, non le abbiamo ancora viste le proposte di Roma e speriamo di riceverle attraverso i canali diplomatici e di poterle esaminare”. Certo è che difficilmente il Cremlino smentirà Medvedev, visto e considerato che la richiesta di rinunciare ai territori è irricevibile. In ogni caso, a dare il polso della situazione, fugando ogni dubbio, ci pensa il ministro della Difesa russo Sergej Shoigu, che afferma: “L’operazione speciale in Ucraina continuerà fino al completamento di tutti gli obiettivi nonostante le sanzioni e gli aiuti su larga scala a Kiev”. Altro che Crimea e Donbass all’Ucraina, insomma.


Torna alle notizie in home