Cultura & Spettacolo

PIATTORICCO

di Edoardo Sirignano -


Le fettuccine Alfredo sono la ricetta romana più amata negli States. Tanti sono gli americani, che nelle vacanze italiane, scelgono di trascorrere, qualche ora, nella storica attività di via della Scrofa. Il nome di questa strada, d’altronde, deriva da una locanda, che già nel Quattrocento era indiscusso punto di ritrovo per chi si fermava nella capitale per sbrigare qualsiasi genere di affare. I mezzi di comunicazione sono cambiati, ma le sane abitudini restano sempre le stesse. L’unica differenza è che un tempo c’era il passaparola degli amici del Papa, adesso ci sono le foto della sorella della Ferragni postate su Instragram. L’importante che la ricetta, imitata da mamme, nonne, padri e chi ne ha più ne metta, resti sempre la stessa, così come la passione utilizzata per cucinarla, ingrediente indispensabile per rendere un piatto unico.
Questo primo, infatti, nacque da un vero amore, ovvero da quello di Alfredo Di Lelio. Preoccupato per la moglie, indebolita da un parto abbastanza travagliato, nel 1915, decise di inventarsi un condimento speciale per rimetterla in forze. Venne alla luce così la cremina di burro e parmigiano che ha consentito alle fettuccine all’uovo di sbarcare a Hollywood.
Dal momento in cui Mary Pickford e Douglas Fairbanks hanno regalato all’artefice di quell’invenzione due forchette d’oro, non c’è vip che non custodisca gelosamente uno scatto con i noodles capitolini, i quali non hanno nulla a che vedere con quelli cinesi.


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