Attualità

Piemonte, è allarme siccità

di CdG -

Alberto Cirio ©imagoeconomica


Il governatore Cirio: “Agricoltura a rischio, chiederò la dichiarazione dello stato di emergenza”

Alberto Cirio lancia l’allarme: al momento ci sono in 170 comuni della regione “con ordinanze adottate o in corso di adozione sull’uso consapevole dell’acqua potabile (cioè finalizzato agli scopi alimentari) e di limitazione o divieto di usi impropri e 10, concentrati nel novarese, con interruzione notturna della fornitura”.

Un quadro, dunque, piuttosto preoccupante della situazione siccità. Dice ancora Cirio, parlando con SkyTg24: “la situazione per ora è sotto controllo per quanto riguarda gli usi civili dell’acqua potabile, ma abbiamo uno stato di emergenza molto grave per l’agricoltura”. Anche perché in questo settore “non avere l’acqua è una calamità naturale in un anno in cui i costi dei concimi sono triplicati e il costo della benzina agricola è più o meno uguale a quello della benzina tradizionale, quindi gli agricoltori piemontesi si trovano già in grande difficoltà. Non possiamo lasciarli soli”.

Ed ha aggiunto che la crisi idrica, “oltre allo stato di calamità naturale impone la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del governo perché con questo strumento avremo le risorse necessarie per ristorare gli agricoltori che stanno già patendo gravissimi danni”. In proposito Alberto Cirio ha chiarito che è stato istituito un tavolo di crisi permanente guidato dall’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati: “abbiamo messo in campo azioni concrete a livello piemontese: la prima è l’uso di bacini idroelettrici per lo svasamento” onde sostenere l’agricoltura locale.

Il governatore del Piemonte, sulle prospettive per l’immediato futuro, ha quindi sottolineato che “le previsioni per la prossima settimana segnano perturbazioni e questo sarebbe una grande manna. Però non possiamo aspettare, dobbiamo intervenire subito”. Da qui la decisione del “razionamento per l’intera estate può essere un’ipotesi, ma soprattutto è necessario il sostegno soprattutto a chi oggi rischia davvero di non portare a casa il risultato del proprio lavoro”. In ogni caso “razionare l’acqua anche di giorno non è un’ipotesi sul tavolo. Al momento si stanno adottando in via precauzionale alcune misure per non arrivare allo stato di emergenza reale ma si tratta di ipotesi che vanno vagliate giorno per giorno”.

 

 


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