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Pierina Paaganelli: inizia il processo tra amanti e dubbi

di Rita Cavallaro -


La difesa di Louis Dassilva chiede di ammettere a processo 145 testimoni e l’accusa tenta di “blindare” la posizione dell’amante Manuela Bianchi. Sale la tensione nel processo per l’omicidio di Pierina Paganelli, in cui è imputato il senegalese di 35 anni, che lunedì si presenterà alla sbarra quale unico assassino della pensionata uccisa nel garage del condominio di via del Ciclamino, a Rimini, il 3 ottobre 2023. Perché gli avvocati di Dassilva, Riario Fabbri e Andrea Guidi, nei giorni scorsi hanno depositato al Tribunale di Rimini la lunga lista di testi, che comprende condomini mai ascoltati durante l’inchiesta e i familiari di Pierina, con maggiore interesse per i fratelli Bianchi. Loris, secondo i difensori di Louis che hanno sempre ventilato un possibile coinvolgimento dell’uomo nella vicenda, potrebbe avere ancora molto da raccontare, anche alla luce di alcune incongruenze nell’alibi per l’orario del delitto. I riflettori restano comunque maggiormente accesi su Manuela, la nuora di Pierina con la quale il senegalese intratteneva un rapporto extraconiugale. La storia d’amore segreta che, per gli inquirenti, ha scatenato il movente alla base dell’omicidio della pensionata: la 78enne avrebbe incominciato ad avere tali sospetti sulla nuora da instillare nella mente del senegalese il timore che potesse venire a galla la relazione, un segreto che avrebbe minato il suo matrimonio con Valeria Bartolucci, la moglie che provvedeva al suo sostentamento. Una tesi che non regge, per i legali del senegalese, visto che la stessa Bartolucci era a conoscenza di pregressi tradimenti sfociati perfino in gravidanze. La strategia difensiva, dunque, punta a scardinare i principi sui quali il pm Daniele Paci e la squadra mobile di Rimini hanno costruito l’impianto accusatorio, che si regge sull’incidente probatorio che ha cristallizzato il racconto di Manuela, indagata per favoreggiamento nei confronti di Dassilva e poi teste chiave dell’accusa, quando ha deciso di puntare il dito contro l’amante, indicandolo come l’uomo che ha assassinato Pierina. La Bianchi ha raccontato che prima di scoprire il cadavere e chiamare il 112 la mattina del 4 ottobre 2023, avrebbe incontrato Louis nel garage, che dopo averla velocemente rassicurata le avrebbe detto di non urlare, perché c’era una donna morta nel vano che porta all’ascensore. A quel punto le avrebbe detto chi chiamare e cosa dire per dare l’allarme. Solo dopo la nuora avrebbe capito che quel cadavere era di sua suocera. Una testimonianza, diventata prova a processo dopo 13 ore di interrogatorio in incidente probatorio, che la difesa di Dassilva ore vuole mettere in discussione, portando Manuela alla sbarra in qualità di teste, per incalzarla sui punti più fragili della vicenda. E non è solo sulle testimonianze che si giocherà la battaglia per la libertà di Louis, attraverso la richiesta di ammettere la lunga lista dei 145 testimoni che la Corte d’Assise potrebbe sfoltire, ma anche sulle perizie che hanno fatto crollare le ipotesi investigative dell’accusa. Tra queste quella sulla Cam3, che ha stabilito che l’uomo ripreso dalla telecamera della farmacia non è Dassilva. E ancora la valutazione dei periti sull’audio della videosorveglianza del garage, che ha registrato una voce maschile e una femminile all’ora in cui è stata uccisa Pierina.   


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