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Sport

Pilato e Tarantino sospese per 90 giorni

La decisione della Federnuoto dopo il caso del furto al duty free di Singapore

di Pietro Pertosa -


Una tirata d’orecchi a Benedetta Pilato e Chiara Tarantino: la Federazione italiana nuoto ha deciso di sospendere le due atlete, coinvolte nel caso del presunto furto all’aeroporto di Singapore. Dovranno restare ferme per novanta giorni, circa tre mesi. La decisione è arrivata nella giornata di oggi. La Federnuoto ha approvato la proposta giunta dalla Procura federale che aveva dato l’ok al patteggiamento per le due atlete. Storia finita, almeno sul piano sportivo.

Benedetta Pilato e Chiara Tarantino, una macchia da cancellare

Le due atlete erano rimaste coinvolte in una storia al limite della farsa. Triste, va da sé. Il 14 agosto scorso Benedetta Pilato e Chiara Tarantino erano state fermate dalle autorità di Singapore perché accusate di essersi impossessate, senza pagare, di alcuni oli essenziali al duty free dell’aeroporto locale. Con l’accusa di furto. Erano potute tornare in Italia grazie all’intervento dell’ambasciata italiana e soprattutto della Farnesina che si era subito attivata per sbrogliare l’imbarazzante matassa. Poi al ritorno il rimpallo delle responsabilità con Pilato che s’è detta “protagonista involontaria” dei fatti e Tarantino che non ha mai risposto pubblicamente a queste affermazioni.

La tirata d’orecchi

Si sono pentite, hanno mostrato comportamento collaborativo e hanno ammesso, affermano dalla Federnuoto, le proprie responsabilità. Pertanto la Federazione, sentito il Procuratore generale del Coni, ha detto sì alla proposta di sospendere Tarantino e Pilato per 90 giorni. Sono giovani e, di sicuro, dopo il polverone alzatosi con la notizia, non cadranno più nell’errore. Lo sport italiano, però, ha accusato il colpo. Ma adesso l’obiettivo è rialzarsi.  


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