Esteri

Piogge e inondazioni in Grecia, Turchia e Bulgaria: almeno 14 morti

di Eleonora Ciaffoloni -


Sarebbe di almeno 14 morti, cinque dispersi e decine di feriti, il bilancio a seguito delle piogge torrenziali e delle inondazioni che hanno colpito i territori di Grecia, Turchia e Bulgaria causando danni molto gravi a case e infrastrutture.

Inondazioni: la situazione nei tre Paesi colpiti, Grecia, Turchia e Bulgaria

Nello stato ellenico sono già morte due persone mentre resta disperso un uomo il cui veicolo è stato travolto da un torrente. I vigili del fuoco hanno salvato decine di persone intrappolate a Volos, capoluogo della regione della Magnesia, che era completamente allagata. La tempesta sta colpendo anche le regioni di Trikala, Karditsa e Phthiotide, nella Grecia centrale, dove le autorità hanno deciso di evacuare preventivamente.

In Turchia il conto dei morti sale a sei, mentre altre due persone risultano disperse a causa delle inondazioni che hanno colpito diverse zone del Paese, in particolare la zona di confine con la Bulgaria. In alcuni quartieri di Istanbul si sono registrate precipitazioni fino a 130 litri per metro quadrato in un periodo di 24 ore, livelli lontani dai massimi storici del Paese, ma che gli esperti definiscono “disastrosi”.

A Krklareli, nell’estremo nord-ovest della Turchia, sono stati ritrovati oggi due corpi, dopo quelli ritrovati ieri, appartenenti a un gruppo di dodici persone rimaste intrappolate in un albergo e travolte dall’alluvione. Altre due persone di quel gruppo risultano ancora disperse. Il ministro dell’Interno Ali Yerlikaya ha affermato che in tutto il Paese 31 persone sono rimaste ferite a causa delle inondazioni, otto delle quali sono ancora ricoverate in ospedale.

Anche in Bulgaria, sulla costa del Mar Nero, il disastro ambientale ha ucciso almeno tre persone e colpito migliaia di turisti. Due donne, la presidente del tribunale regionale e sua figlia, sono ancora disperse. La loro auto è stata inghiottita da un fiume mentre attraversavano un ponte crollato. Ieri le condizioni meteorologiche sono peggiorate bruscamente, seminando il panico tra molti vacanzieri che si stavano godendo un lungo fine settimana nella regione del sud-est.

La città di Tsarevo, la più colpita, ha dichiarato un giorno di lutto. In 24 ore è caduta l’equivalente di diversi mesi di pioggia, in un temporale senza precedenti dal 1994, secondo il capo dei soccorsi Alexandar Djartov. “Sono circa 4.000 le persone colpite” ha detto il ministro del Turismo Zaritsa Dinkova, che si è recata sul posto, menzionando le difficoltà incontrate nell’evacuazione.


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