Esteri

Pioggia di bombe su Dnipro

di Ernesto Ferrante -


La voglia di parlare ad ogni costo, con accostamenti storici e politici spesso a dir poco bizzarri, si è trasformata in un boomerang per Volodymyr Zelensky. Il suo paragonare Hiroshima distrutta dalla bomba atomica americana a Bakhmut, è stato un assist per la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che su Telegram si è lasciata andare ad un commento sarcastico: “Ha fatto bene perché la Casa Bianca ha orchestrato entrambe le cose”.
Sulle alture che si trovano ai fianchi dell’ex roccaforte ucraina si continua a combattere. Lo ha detto la vice ministra della Difesa ucraina Hanna Maliar. Le forze armate di Kiev stanno continuando ad avanzare sui fianchi della città, ma i passi avanti vengono “ostacolati e rallentati” da quelle russe che hanno inviato rinforzi e “dispiegato la maggior parte delle loro unità nell’area di Bakhmut”.
Il comandante e fondatore della compagnia Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha affermato che il trasferimento delle postazioni militari alle truppe regolari di Putin avverrà entro il primo giugno. I suoi uomini hanno fissato “linee di difesa” a ovest della città.
Intanto è iniziato anche lo sminamento del centro urbano strategico espugnato dai “wagneriani”. A dare l’annuncio è stato il capo della Repubblica popolare di Donetsk (DPR) Denis Pushilin.
“C’è uno sminamento preliminare della città. Per noi è importante eseguire uno sminamento completo e approfondito. Si tratta di un lavoro molto scrupoloso e difficile, data la portata delle ostilità che si sono svolte”, ha spiegato al canale televisivo Rossiya-24.
Un raid russo è stato condotto la notte scorsa con missili e droni sulla regione di Dnipropetrovsk. Bombardata Stanislav e Kizomys, nel territorio regionale di Kherson. Pioggia di fuoco contro l’aeroporto ucraino di Dnipro.
“Sono stati colpiti hangar con armi e munizioni, attrezzature per l’aviazione, nonché un impianto per la preparazione dei missili”, ha riferito il ministero della Difesa di Mosca sul suo canale Telegram, aggiungendo che sono state utilizzate armi di precisione a lungo raggio.
Il Corpo dei volontari russi, che dice di combattere al fianco degli ucraini, ha rivendicato di essere penetrato in territorio russo in missione di combattimento. La formazione di matrice dichiaratamente neonazista, supportata nella sua azione dalla Legione per la libertà della Russia, ha pubblicato un video, apparentemente girato con visori notturni, in cui mostra i propri miliziani sullo sfondo di cartelli stradali a Lyubimovka, Bezlyudovka e Churovichi negli obalst russi di Bryansk e Belgorod, al confine con l’Ucraina.
“Il Corpo dei Volontari Russi e la Legione per la libertà della Russia, composte da cittadini russi, hanno lanciato un’operazione per liberare quei territori di Belgorod dal regime di Putin e creare una fascia di sicurezza a protezione della popolazione civile ucraina”, ha detto Andriy Yusov, portavoce dell’intelligence militare ucraina.
“L’Ucraina sta osservando con interesse gli eventi nella regione russa di Belgorod e sta studiando la situazione, ma non vi ha nulla a che fare”, ha twittato il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, commentando le dichiarazioni del Cremlino, che ha accusato i vertici ucraini di aver organizzato il blitz “per distrarre dalla conquista di Bakhmut”.


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