Attualità

Pnrr, l’Ue versa la prima rata da 21 miliardi all’Italia

di Alessio Gallicola -


Arrivano i primi fondi del Pnrr per il nostro Paese, la tranche da 21 miliardi stabilita dall’Ue giungerà sui conti correnti del Governo italiano nel giro di qualche giorno. Il tempo per consentire agli Stati membri di approvare il pagamento e poi il bonifico sarà materialmente effettuato.
L’annuncio è della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che su Twitter si fa portatrice di “buone notizie per l’Italia: al via il primo pagamento dal Next Generation Eu per 21 miliardi di euro”. Von der Leyen fa anche i “complimenti all’Italia. Next Generation Eu è l’opportunità di una generazione”.
Esulta anche il Commissario Ue all’economia, Paolo Gentiloni:” Deciso stamattina il primo pagamento europeo per il Pnrr italiano: 21 miliardi grazie al raggiungimento degli obiettivi concordati per fine 2021. La Commissione è al lavoro con autorità italiane per continuare l’attuazione di Next Generation”.
La prima rata del PNRR ammonta, dunque, a 21 miliardi, ripartiti tra fondi non rimborsabili ed in prestito. Gli interventi da realizzare hanno per la gran parte traguardi qualitativi. Gli obiettivi quantitativi, generalmente più informativi sul successo dell’implementazione del piano, sono inevitabilmente più lontani nel tempo, perché nei primi anni quasi tutti gli interventi saranno in fase embrionale.
Per i finanziamenti a fondo perduto (11.494.252.874 euro) la prima rata prevede tra le altre: legislazioni attuative per le riforme dei vari processi, semplificazioni in materia di appalti, governance del PNRR; semplificazioni per acquisto ICT; semplificazioni per “cloud first” e interoperabilità; disposizioni legislative per migliorare l’efficacia della revisione della spesa e per ridurre evasione fiscale. Si segnala in particolare l’aggiudicazione di vari appalti per lo sviluppo del portale turismo digitale.
Per i fondi in prestito (12.643.678.161 euro) la prima rata prevede tra le altre: l’entrata in vigore del rifinanziamento del Fondo 394/81 per le PMI che hanno fruito del sostegno dal Fondo 394/81 e adozione della politica di investimento; un Piano operativo per un sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione per l’individuazione dei rischi idrologici; varie politiche di investimento per Fondi per turismo e PMI; l’entrata in vigore dei decreti ministeriali di approvazione del piano operativo per tutte e otto le Zone Economiche Speciali; il Piano di riorganizzazione approvato dal Ministero della Salute/Regioni italiane.


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