Economia

PNRR, un dossier sulla campagna per la trasparenza di tutti i dati

di Anna Maria Funari -


#DatiBeneComune pubblica oggi un dossier per richiedere nuovamente e con più forza al Governo la pubblicazione di dati aperti, precisi, puntuali, tempestivi, riutilizzabili sui progetti del PNRR.

Da maggio 2021, la campagna #DatiBeneComune, in collaborazione con l’Osservatorio Civico PNRR,  chiede l’apertura di tutti i dati relativi al PNRR e, più in generale, l’apertura di tutti i dati di pubblico interesse e il dossier pubblicato oggi, realizzato grazie all’intervento di esperti di diverse realtà della società civile, vuole dunque essere un supporto all’azione governativa delineando le caratteristiche e le modalità di pubblicazione dei dati aperti del PNRR, in modo che le attività di monitoraggio civico siano rese possibili.

Il dossier pubblicato oggi sarà seguito, nelle prossime settimane, da altri tre dossier incentrati sulle priorità trasversali riconosciute nel PNRR: i dati per misurare l’impatto sulle questioni di genere, quelle generazionali, e quelle territoriali. “I dati che vorrei” intende arricchire il bagaglio culturale dei partecipanti alla prima scuola di monitoraggio online organizzata dall’Osservatorio Civico PNRR in partenza oggi e che è finalizzata a fornire gli strumenti necessari per monitorare i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

I promotori considerano non immaginabile una ripartenza che non preveda un attivo e consapevole coinvolgimento di cittadini e cittadine: “La trasparenza è una precondizione indispensabile per la comprensione ed il coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza contiene e per il monitoraggio dei progetti che lo tradurranno in interventi concreti”.

In particolare, questa prima scuola sarà dedicata ad approfondire i modi in cui i progetti PNRR impatteranno sulle tematiche ambientali e sulle tematiche di genere, fornendo a chi partecipa gli strumenti e le conoscenze adeguate per analizzare i progetti, capire le loro potenziali criticità, monitorare la loro attuazione affinché siano realmente orientati a promuovere le pari opportunità di genere e una corretta transizione ecologica.

La società civile, nonostante molte richieste di partecipazione e campagne pubbliche in questo senso, non ha potuto incidere durante il faticoso processo di stesura del Piano, che ha visto associazioni e cittadinanza completamente escluse dal dibattito ufficiale. E ora reclama un intervento partecipativo molto forte. I oggetti aderenti alla campagna e all’Osservatorio continuano a chiedere al Governo un approccio più partecipativo che per realizzarsi, necessita la pubblicazione di tutte le informazioni rilevanti del PNRR in formato aperto e di qualità adeguata all’importanza del Piano stesso.


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