L'identità: Storie, volti e voci al femminile Poltrone Rosse



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SPOILER: CORRETE IN SALA – Una memoria fragile e una famiglia forte

di Amarcord -


Una memoria fragile e una famiglia forte – “Per te”

SPOILER: CORRETE IN SALA

“Per te” è un film di Alessandro Aronadio con protagonista Edoardo Leo nei panni di Paolo, un uomo a cui è stata diagnosticata una rarissima forma di Alzheimer molto precoce. Il film è tratto da una storia vera e viene riportato sullo schermo in maniera esemplare per la sua dolcezza e delicatezza. Nel primo atto ci viene presentato il figlio di Paolo, Mattia, che non è a conoscenza della malattia del padre, mentre la moglie Michela, interpretata da un’ottima Teresa Saponangelo, sprona Paolo a parlare con il figlio il prima possibile. Dopo la prima mezz’ora di presentazione dei personaggi, tra cui il vicino che si rivelerà fondamentale, Paolo porta a cena fuori Michela con l’intento di rivivere il loro rapporto come agli inizi cercando di sviare dalla malattia che dovranno affrontare insieme.
Oltre agli ottimi momenti alla “Singing in the rain” e il bellissimo montaggio alternato in discoteca tra il presente e la prima volta che si sono conosciuti, c’è anche un bellissimo dialogo marito e moglie nella stanza d’hotel dove i due cercano di riaccendere la fiamma della passione. L’entrata in scena del fratello di Paolo, Nicola, rende l’atmosfera ironica ma allo stesso tempo malinconica, soprattutto grazie alla performance di Giorgio Montanini nei panni di Nicola, abbattuto, abbandonato a sé stesso nella casa dei genitori ma pronto a perdonare la sparizione del fratello ridendo insieme a lui del suo dramma. Un film toccante con un’ottima sceneggiatura e un’ottima regia, Edoardo Leo si supera soprattutto nella parte finale di film che non può fare altro che commuovere.

Che occasione sprecata – “Super Charlie”

ATTENZIONE: FREGATURA

“Super Charlie” è un film d’animazione di produzione svedese uscito nel 2024 e distribuito in Italia a ottobre del 2025. Willy è un ragazzino di dieci anni con un fratellino appena nato di nome Charlie, nella culla dell’ospedale il neonato ispira una polvere stellare che gli dona dei superpoteri speciali, oltre all’uso delle gambe e la parola. Questa nuvola fatta di polvere stellare è inventata da Anton, fratello e spalla di Imperio, il cattivo con gli stessi superpoteri di Charlie. Parallelamente allo sconforto di Willy, ignorato in casa a causa della nascita di Charlie, Anton cerca di sfilare i poteri di Imperio per potersi vendicare.
Il film poteva essere qualcosa di unico ma si perde lungo la strada, il dramma di Willy dopo la nascita di Charlie è sentito: la sua camera sarà occupata da Charlie mentre lui sarà costretto a dormire nello studio del padre poliziotto, la sorella già completamente assorbita dai social e la madre occupata a finire di scrivere il suo libro. Le dinamiche famigliari funzionano ma, oltre ad essere esagerati i superpoteri di Charlie e Imperio manca un cattivo vero, Anton è malvagio ma è mosso fondamentalmente dall’invidia mentre Imperio non lo vediamo mai se non nella prima scena e sul finale. Le nuove storie originali prodotte dalla Disney non riscuotono il successo desiderato a causa della mancanza di quei cattivi meravigliosi della golden age di Disney.
Ecco spiegata la delusione nel vedere sprecata una storia con così tanto potenziale, ma banalizzata a mero cliché cinematografico. Buone le animazioni ma troppo simili a “Gli incredibili”.

Un mix di generi – “Bugonia”

CI METTO LA FIRMA

Yorgos Lanthimos firma il suo nono lungometraggio, Bugonia, presentato al Festival del cinema di Venezia e da poco arrivato nelle sale italiane. Il film è una sorta di remake del film del 2003, “Save the green planet”, di Joon-hwan. “Bugonia” racconta la storia di Teddy e del suo cugino problematico Don, due complottisti intenti a rapire il CEO di un’azienda farmaceutica Michelle Fuller, interpretata da Emma Stone. Lanthimos sembra prendere in giro lo spettatore creando un microcosmo chiuso ma in grado di toccare tanti temi di attualità, i nostri protagonisti rapiscono Emma Stone perché convinti del fatto che sia un’aliena, rendendo tutto molto grottesco.
Se il film di Joon-hwan giocava sul registro comico attraverso il fantascientifico in “Bugonia” il nucleo surreale della storia si allarga al thriller crudo e realistico grazie a una colonna sonora estraniante ma inquietante. Se nel primo atto il montaggio alternato tra la casa di Teddy e la casa della CEO ci mostra gli spazi esterni dal secondo atto in poi la storia si chiude, quasi tutto avviene nella casa dove viene rapita Emma Stone fino al finale sconvolgente.
Il film più diretto e semplice di Lanthimos che non gira sicuramente il suo capolavoro, ma fa brillare Jesse Plemons ed Emma Stone grazie a una sceneggiatura che bilancia bene commedia nera e thriller psicologico ed una regia che non tradisce la cifra stilistica del regista greco. Se si ama il cinema di Lanthimos non si può perdere questo film che, nonostante i difetti, ha un ritmo intrattenente e qualcosa da raccontare.

Leggi la scorsa edizione di Poltrone Rosse: La pandemia in un film, ma non è solo Covid


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