Pontida “annacquata”, Castelli: La Lega è ormai un’altra cosa”
L'ex ministro, un tempo con il partito ora guidato da Salvini, ha il dente avvelenato
Pontida, tradizionale appuntamento della Lega, non ha più senso? Ne è convinto – il suo è un dente avvelenato – l’ex ministro leghista Roberto Castelli. Sempre meno persone, e per lo più provenienti dalle Regioni “dagli Appennini in giù”. Castelli ne è convinto.
A Pontida sempre meno presenti i cittadini del Nord
“Penso sarebbero interessante – dice – fare un censimento, ma secondo me quest’anno i provenienti dalle Regioni dagli Appennini in giù supereranno quelli che vengono dagli Appennini in su“, sottolinea Castelli che poi definisce il prato di Pontida “sempre più stretto perché viene sempre meno gente:
“Si tenga presente – sottolinea Castelli – che una volta c’era tutta questa serie di gazebo che stavano fuori dal prato per accogliere la gente, adesso li mettono nel prato per farlo sempre più stretto“. Poi chiosa: “C’è ancora qualche militante che ragionando col cuore e non con la mente, pensa ancora che sia la Lega di una volta e andrà lì, ma sono sempre meno”.
La Lega? “E’ diventata un’altra cosa”
Secondo Castelli la Lega ormai “è diventata un altro partito: la cosa interessante – prosegue Castelli – è che prima c’era questo slogan abbastanza pesante, ma che non era ovviamente diretto contro i romani, ma contro lo Stato rapace centralista che era ‘Roma ladrona, la Lega non perdona’: oggi la Lega vota Roma Capitale in Costituzione, quindi c’è sicuramente un’inversione a 180 gradi”, rimarca Castelli.
L’ex ministro esclude però la possibilità di contestazioni durante il raduno di Pontida: “La contestazioni assolutamente no”, dice per poi concludere: “Anche perché chi va lì ha aderito a questa nuova linea, quindi chi non ha aderito a questa linea non ci va proprio”, conclude.
Torna alle notizie in home