L'identità: Storie, volti e voci al femminile Poltrone Rosse



Attualità

Porno online, la lista dei 48 siti vietati ai minorenni tra pochi giorni

La misura dell'Agcom su un elenco iniziale di quelli tra i più popolari e visitati

di Dave Hill Cirio -


Dal prossimo 12 novembre, stretta sull’accesso a 48 siti porno online in Italia. ecco la lista di quelli vietati.

Siti porno, tra pochi giorni la stretta per i minorenni

Il provvedimento, regolato dall’Agcom, l'(Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, si applica nell’attuazione delle norme europee e del Decreto Caivano, che prevedono procedure più stringenti per verificare la maggiore età degli utenti.

In pratica, la semplice autocertificazione non basterà più per entrare nei siti con contenuti per adulti.

Tutta la lista

L’Agcom ha stilato una lista iniziale di 48 siti, tra i più popolari e visitati, come PornHub, YouPorn, OnlyFans, RedTube e altri: saranno i vietati tra quelli del porno online.

Questi portali dovranno implementare sistemi di verifica dell’età obbligatoria, diversi a seconda del dispositivo utilizzato. Da smartphone gli utenti dovranno scaricare un’app di autenticazione che certifichi la maggiore età. Da computer l’accesso passerà attraverso un sito di identificazione.

L’obiettivo della misura

L’obiettivo è impedire in modo più efficace l’accesso ai minori, mettendo uno sbarramento a monte. Il controllo sulla maggiore età si applicherà quindi con metodi tecnici avanzati e non più con l’autodichiarazione precedentemente in vigore.

La lista dei siti coinvolti comprende anche piattaforme di live streaming e di condivisione di contenuti a pagamento, oltre ai tradizionali portali porno.

In sostanza, questo intervento mira a tutelare i minori limitando l’accesso ai contenuti per adulti tramite una regolamentazione digitale più rigorosa.

La decisione è stata presa dall’Agcom, che ha precisato modalità e tempi di applicazione, con l’obbligo per i siti di adeguarsi entro la data stabilita.

Contenuti per adulti, si cambia

Questa misura rappresenta un cambio di paradigma nella regolamentazione dell’accesso ai contenuti pornografici in Italia, rendendo più difficile per i minori navigare online senza controllo. Il governo e l’Agcom si sono allineati così alle direttive europee di protezione dei minori nell’ambiente digitale.​


Torna alle notizie in home