Portogallo: centrodestra vince le elezioni, Chega avanza
epa12114499 Luis Montenegro (R), leader of the Democratic Alliance (AD) coalition and president of the Social Democratic Party (PSD), arrives at a hotel in Lisbon with his wife, Carla Montenegro (2-R), where he will wait for the results of the general elections, Lisbon, Portugal, 18 May 2025. Portugal holds early parliamentary elections on 18 May 2025, where over 10.8 million voters will choose from 20 political parties to fill the 230 seats in the Assembly of the Republic. EPA/MIGUEL A. LOPES
Alle ultime elezioni generali in Portogallo, la coalizione di centrodestra Alleanza Democratica ha ottenuto la maggioranza relativa, ma senza raggiungere la soglia necessaria per una governabilità autonoma. Con il 32,7% dei voti, la coalizione ha conquistato 89 seggi sui 230 totali dell’Assemblea della Repubblica, il parlamento unicamerale di Lisbona. Un risultato che conferma la vittoria elettorale, ma apre a scenari incerti sul piano politico, poiché non è stata raggiunta la maggioranza assoluta.
A sorprendere, di queste elezioni in Portogallo, è soprattutto l’avanzata dell’estrema destra. Il partito Chega, guidato da André Ventura, ha raggiunto il 22,6% dei voti, eleggendo 58 deputati, gli stessi ottenuti dal Partito Socialista (23,4%). Questo rappresenta un successo storico per Chega, che solo un anno fa aveva 50 rappresentanti. Il conteggio non è ancora del tutto definitivo: mancano all’appello i voti degli elettori residenti all’estero, che assegneranno quattro ulteriori seggi.
Il segretario del Partito Socialista, Pedro Nuno Santos, ha annunciato le dimissioni dopo aver ammesso la sconfitta. Durante il suo intervento ha espresso gratitudine verso i militanti, ma ha sottolineato come i risultati riflettano una fase critica per la sinistra. Ha anche dichiarato che il partito non dovrebbe appoggiare un esecutivo guidato da Luís Montenegro, giudicandolo inadeguato e distante dai valori del PS. Santos ha confermato che non si ricandiderà alla guida del partito, aprendo la strada a un rinnovamento interno.
Il panorama politico vede anche un rafforzamento di partiti minori. Iniziativa Liberale cresce con il 5,5% dei consensi e ottiene 9 deputati, mentre il partito Livre sale a 6 seggi. Male invece per la sinistra radicale: la CDU (comunisti e Verdi) elegge solo 3 deputati e il Blocco di Sinistra rimane con un singolo rappresentante. Partecipano al nuovo parlamento anche i regionalisti di Uniti per il Popolo (JPP) e il partito animalista PAN, entrambi con un seggio.
Nonostante la vittoria numerica, Montenegro ha ribadito l’intenzione di non allearsi con Chega, rendendo complessa la formazione di un governo stabile. L’astensione, scesa al 35,6%, resta comunque significativa ma inferiore rispetto alle tornate precedenti. Le destre escono rafforzate dal voto, ma la strada per la governabilità resta ancora in salita.
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