Politica

Possamai si prende Vicenza

di Ivano Tolettini -


di IVANO TOLETTINI

È la vittoria di un futuro leader nazionale. Il candidato sindaco Pd più giovane d’Italia, il 33enne Giacomo Possamai, a sorpresa regala nel Veneto a trazione centrodestra l’unica gioia nazionale al centrosinistra strappando Vicenza all’uscente Francesco Rucco, che manca la riconferma per 537 voti. Lo spoglio assegna allo sfidante il 50,5% (23.154 voti) contro il 49,5% (22.617 voti) dell’avvocato di una maggioranza che paga le divisioni intestine. All’inseguimento durante tutto lo spoglio, il sindaco di area leghista nelle ultime tre sezioni delle 111 scrutinate prova la clamorosa rimonta al fotofinish, dopo essere stato distanziato anche di un migliaio di voti, ma non ci riesce. “Abbiamo fatto una cosa incredibile – spiega a caldo il neosindaco Possamai, che non perde mai il controllo -, perché sinceramente è stato un risultato al di là di ogni aspettativa quando pensiamo che il centrodestra all’inizio della campagna elettorale diceva di essere in vantaggio di 17 punti. Averli colmati mi riempie d’orgoglio, ringrazio chi ci ha votati, ma adesso c’è una città da governare e sarò il sindaco di tutti i vicentini perché le cose da fare sono tante”.

ZOPPELLO

La vittoria del centrosinistra è targata Lucio Zoppello, l’ingegnere ex assessore della giunta Rucco per una vita rappresentante di Forza Italia che si è presentato alle elezioni con una propria lista per marcare la differenza da Rucco che lo aveva sbarcato dalla giunta senza tanti complimenti. Zoppello con i 1.181 voti del primo turno ha rappresentato l’ago della bilancia, perché nonostante l’altro assessore dapprima licenziato e poi “riassunto” al ballottaggio, Claudio Cicero, abbia portato la sua dote di voti alla fine la distanza incolmabile è stata quella dell’ingegnere che si occuperà di Tav per conto di Possamai. “Quando il centrodestra si presenta disunito – afferma l’europarlamentare vicentino Sergio Berlato di Fdi – perde, com’era successo in maniera ancora più eclatante a Verona. Uniti avremmo vinto, una riflessione per il futuro per i nostri soloni”. Senza aggiungere oltre.

RUCCO

“È stata una battaglia all’ultimo voto e la città è spaccata, poiché il sindaco rappresenta un quarto degli elettori. La nostra sarà una opposizione seria e costruttiva, faccio un applauso alla lista Rucco Sindaco che ha raccolto un quarto dei voti espressi e ci mettiamo a disposizione, come ho detto a Possamai facendogli le congratulazioni, per portare avanti i progetti finanziati con i soldi del Pnrr, auspicando che non ci siano passi indietro. Vicenza non lo meriterebbe, perché lascio un’amministrazione dinamica che ha messo a terra un numero considerevoli di progetti che saranno raccolti dalla nuova giunta. Personalmente non ho nulla da rimproverarmi se altri hanno fatto scelte di vita”. “La mia scelta è stata dettata da ragioni di tipo politico non personali – dice Zoppello ai microfoni di TVA- mi sarei aspettato un po’ di autocritica da parte di Rucco, ma evidentemente non è nelle sue corde”. L’altro pezzo di centrodestra che è risultato decisivo è quello che fa riferimento all’ex assessore Matteo Tosetto, anche lui di Forza Italia, che dopo essere stato dimissionato da Rucco lo scorso agosto, raccogliendo 1.530 voti (3,45%) il primo turno come lista organica al centrosinistra è risultato pure leui determinante.

POSSAMAI

L’affluenza al secondo turno ha ricalcato quella del primo turno (52,77% contro il 54,18%), a dimostrazione che la battaglia politica è stata sentita dai vicentini, che sono stati quelli che hanno votato di più in Italia. “In noi prevale l’amarezza – analizza Silvio Giovine, deputato di FdI e assessore della giunta Rucco -, perché nonostante il buon lavoro del sindaco, che ringrazio per questi anni, la mancata compattezza del centrodestra ci ha penalizzato. Noi siamo cresciuti dall’1,6% al 10% ma non è bastato”. “Vicenza guarda al domani – conclude il neosindaco Possamai – con la Tav e la fine della guerra con Verona dentro la multiutility Aim Agsm come priorità assolute”.


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