Ambiente

Povertà energetica, il Banco dell’Energia parte dalla Lombardia e dona 4 milioni alle famiglie in deficit di servizi

di Redazione -


La povertà energetica è fenomeno in crescita e molto dibattuto, ma ancora poco conosciuto, anche se nella percezione generale molto temuto. Recentemente ha occupato un posto centrale nell’Agenda Europea ma per essa non è stata ancora elaborata una definizione comune. Di certo, però, è netta la convinzione che l’impossibilità da parte di famiglie o individui di procurarsi un paniere minimo di beni e servizi energetici produce conseguenze negative sul livello di benessere e quello di inclusione sociale, sempre più fondamentali nelle agende dei governi europei nel quadro della transizione sostenibile ed energetica da assicurare alle comunità nazionali.

In Italia, si muove su questo il terzo settore con un robusto intervento delle imprese. Occorre l’adozione di una prospettiva nazionale sul tema. E’ quanto prevede il Manifesto del Banco dell’Energia onlus con l’estensione del monitoraggio della povertà energetica, la promozione di progetti territoriali, l’educazione al risparmio energetico, la costruzione di alleanze di scopo tra organizzazioni pubbliche, private e del terzo settore, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e del policy maker e il coinvolgimento di nuovi stakeholder strategici.

Lo hanno sottoscritto A2A, ACEA, Acquedotto Pugliese, Adiconsum, Adoc, AISFOR, Comunità di Sant’Egidio, Croce Rossa Italiana, CVA – Compagnia Valdostana delle Acque, ENEA, Federconsumatori, Fondazione Utilitatis, Fratello Sole, Hera, Iren, Lega Consumatori, Legambiente, Leroy Merlin, Metropolitana Milanese, NextEnergy Foundation, Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica OIPE, (RI)GENERIAMO, RSE, Signify Italia, Utilitalia.

Già nato nel 2016, il Banco dell’Energia onlus è un ente senza scopo di lucro promosso da A2A e dalle Fondazioni Aem e ASM e punta a sostenere le famiglie che si trovano in una situazione di vulnerabilità economica e sociale, con un focus sulla povertà energetica, l’impossibilità da parte delle famiglie di accedere ai servizi energetici essenziali come riscaldamento, illuminazione, disponibilità di gas per cucinare.

Dalla Lombardia il via delle iniziative, con 4 milioni di euro alle famiglie dei territori della regione, aiutandole economicamente e promuovendo percorsi di riabilitazione sociale. Sulla quedstione interviene anche una ricerca Ipsos “Gli italiani e la Povertà Energetica” realizzata per il Banco. Oltre la metà degli italiani (il 56%), non può permettersi lussi o ha una posizione sociale in discesa, o ancora arriva a fine mese con difficoltà, o addirittura vive con meno del necessario. C’è insomma una diffusa percezione di insicurezza sulla propria condizione economica. La ricerca evidenzia infatti come quasi 3 italiani su 4 convivano con il timore di non riuscire ad affrontare qualche spesa: in particolare, il 45% ha paura di non poterne fronteggiare una imprevista, mentre il 19% il pagamento delle bollette (un dato che sale al 31% tra coloro che hanno un tenore di vita basso). Circa 8 italiani su 10, poi, si dicono preoccupati dal caro bollette, e il 32% è «molto» preoccupato. Un intervento a sostegno delle situazioni di povertà energetica nella propria comunità locale è reputato in qualche misura utile dal 71% degli intervistati, soprattutto al Centro e al Sud.


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