Prigozhin “ancora sotto inchiesta”. Visto al Green City hotel di Minsk: è mistero
Il procedimento penale con l’accusa di ribellione armata a carico del leader della Wagner Yevgeny Prigozhin non è terminato e continua ad essere indagato dal dipartimento investigativo dell’Fsb russo. A riportarlo sono i media russi che smentiscono la notizia della chiusura del procedimento da parte dell’ufficio del procuratore generale, che era emersa nella giornata di ieri sui canali Telegram, confermando che le indagini sulla ribellione sono in corso. Anche l’agenzia di stampa RIA Novosti, riportando una fonte dell’ufficio del procuratore generale della Federazione russa, afferma; “Il procedimento penale contro Prigozhin non è stato chiuso”.
Le ultime notizie di Prigozhin dopo il presunto golpe di sabato e l’ammutinamento, sono riportate da un video che lo vedono mentre abbandona il quartier generale del distretto militare a Rostov sul Don per andare in Bielorussia. Poi il silenzio, fino a quello che sembra l’ultimo avvistamento, oggi. Secondo alcune fonti della stampa russa il leader della Wagner sarebbe stato visto al Green City hotel di Minsk.
Intanto, nel quartier generale della Wagner, a San Pietroburgo sono stati trovate e sequestrate scatole piene di soldi per un totale di 44 milioni di euro, mentre da lì i responsabili fanno sapere che si continua ad “operare normalmente” nonostante gli eventi degli ultimi giorni. Tutto sembrerebbe essere tornato alla normalità, o almeno questo è il messaggio che dal Cremlino cercano di far passare. Infatti , il presidente russo Vladimir Putin è apparso in un video del Cremlino, per la prima volta dal fallimento della ribellione dei mercenari Wagner. Nel video, si vede Putin intervenire a un forum di giovani, “Ingegneri del futuro”, elogiando le aziende per aver assicurato “il funzionamento stabile” dell’industria del Paese “di fronte a gravi sfide esterne”.
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