PRIMA PAGINA- Ponte: partenza, via
Salvini promette: "Questo è solo l'inizio", Tajani ricorda il Cav: "Ce l'abbiamo fatta, presidente"
Ponte, partenza: via. Con l’ok del Cipess al progetto definitivo, il Ponte sullo Stretto inizia a diventare un po’ più concreto. Il comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile presieduto da Giorgia Meloni, come era ampliamente prevedibile, ha detto sì all’opera che ambisce, oltre che a unire l’Italia continentale (e dunque l’Europa) alla Sicilia, anche a riscrivere alcuni standard in materia di grandi opere.
Il Ponte che verrà
La luce centrale dell’infrastruttura sarà lunga 3,300 chilometri risultando, una volta concretizzato, il ponte sospeso più lungo al mondo. Ci saranno tre corsie stradali per senso di marcia, di cui una di emergenza, ben due corsie di servizio. Previsto anche l’allestimento di due binari ferroviari con marciapiedi laterali pedonabili. Ai due capi del ponte ci saranno altrettante torri, una sulla costa calabrese e l’altra dalla parte della Sicilia: entrambe saranno alte 399 metri. Il ponte stesso sarà sospeso a un’altezza di 72 metri per consentire un agevole passaggio alle navi, infine sarà dotato di due cavi tiranti dal diametro di 1,26 metri ognuno composto da oltre 44mila fili d’acciaio. A servizio del ponte, poi, saranno allestiti quaranta chilometri di collegamenti: 20,2 km di strade ferrate, 20,3 km di asfalto. Per la maggior parte della loro lunghezza (80%) saranno in galleria. Costo dell’opera: 13,5 miliardi “interamente coperto con finanziamenti pubblici già disponibili a seguito delle leggi di bilancio 2024 e 2025”, come recita la nota diramata da Palazzo Chigi subito dopo la riunione tenutasi in Sala Verde.
L’ok di Meloni, esulta Salvini
“Si tratta di una infrastruttura strategica per lo sviluppo del Mezzogiorno e dell’intera Nazione, e di preminente interesse nazionale per il completamento delle reti transeuropee di trasporto”, dicono dalla presidenza del consiglio dei ministri. Che ci ha tenuto, pure, a ricordare che il Ponte “era già previsto da una norma del 1971” e che l’iter, dopo una lunga serie di dibattiti che non son sfociati in nulla, “è stata riavviata dal Governo nel 2022”. Una via lunga e frastagliata prima di giungere al progetto definitivo per il Ponte. Per Matteo Salvini, vicepremier e ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, si tratta di un successo: “Non è un punto di arrivo ma di partenza – ha spiegato in conferenza stampa – che arriva dopo due anni e mezzo di lavoro costante e centinaia di riunioni, un’emozione perché non si è mai arrivati all’approvazione del progetto definitivo con l’intera copertura economica garantita”. Salvini ha quindi aggiunto: “Sono assolutamente orgoglioso del tratto di strada fatto fino a qua. Ora ci vuole la bollinatura della Corte dei conti, poi l’obiettivo tra settembre e ottobre, l’estate finisce il 21 settembre giorno di San Matteo, è di partire con in cantieri”. I tempi, però, restano lunghi: “Se si parte come si parte, l’obiettivo dell’attraversamento fra il 2032 e il 2033 è quello che i tecnici prevedono”.
Nel nome di Silvio
Ma non è solo in casa Lega che si esulta. Forza Italia, difatti, ha inastato la sua bandiera su un’opera che, a suo tempo, era stata già ipotizzata dal suo fondatore, Silvio Berlusconi. Antonio Tajani, l’altro vicepremier, ha condiviso sui social l’immagine del Cavaliere che, calzato l’elmetto da cantiere, campeggia in sovrimpressione sul rendering del Ponte: “Ce l’abbiamo fatta, presidente”. Una card che ha fatto il giro del web, condivisa, praticamente, da tutta Forza Italia. Tra i tanti messaggi, nella galassia istituzionale azzurra, c’è quello dell’attuale governatore della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha dichiarato: “Una svolta storica verso la realizzazione di un’opera strategica, attesa da decenni e capace di rivoluzionare il futuro della Sicilia e del Mezzogiorno”. E quindi ha voluto intestare la battaglia proprio al Cavaliere: “Non posso non ricordare con orgoglio che il Ponte è stato un sogno di Silvio Berlusconi e una battaglia storica di Forza Italia, che oggi vede finalmente compiersi un passaggio decisivo grazie all’impegno del governo e, in particolare, del ministro Matteo Salvini”. La promessa di Schifani: il ponte sarà la via d’unione dell’Isola al continente: “La Sicilia non può più permettersi l’isolamento infrastrutturale. Il Ponte rappresenta una grande opportunità di crescita, sviluppo e connessione con il resto d’ Italia ed Europa. La Regione Siciliana farà la sua parte con responsabilità e visione affinché questo grande progetto proceda nel rispetto del territorio, delle comunità locali e delle regole. Il Ponte sullo Stretto non è più solo una visione: oggi è un obiettivo concreto”.
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