Politica

PRIMA PAGINA – Primi e ultimi della classe. Le presenze dei deputati

di Giuseppe Ariola -

Le pagelle dei Deputati


A un anno e mezzo dalle elezioni politiche, facciamo il punto sulle ‘pagelle’ dei deputati, analizzando i dati sulle presenze pubblicati mensilmente dalla Camera. Partendo dai gruppi parlamentari, ad aggiudicarsi il primo posto è quello di Fratelli d’Italia, con appena il 9,66% delle votazioni mancate. Il capogruppo Tommaso Foti, chiacchierando con L’identità, si dice contento di come “con poco più del 9% delle assenze complessive, il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia risulta il più presente alle votazioni in Aula alla Camera dei Deputati con il 90,34%. L’impegno e la dedizione, nonché il rispetto per le istituzioni, con cui ciascuno di noi esercita il mandato elettorale, sono la migliore risposta che diamo agli italiani che ci hanno votato. E’ un risultato che legittimamente mi soddisfa essendo quello di Fratelli d’Italia il gruppo più numeroso e, quindi, più esposto ad un maggiore numero di assenze”, evidenzia il presidente dei deputati di Fd’I. A seguire, con solo il 10,58% delle assenze, troviamo Alleanza Verdi e Sinistra, il gruppo di opposizione di gran lunga più presente che fa registrare la metà delle assenze di Pd e Movimento 5 Stelle. La maglia nera va a Italia Viva-Il Centro-Renews Europe con oltre il 29% delle votazioni mancate.

Venendo ai singoli deputati, il recordman è il delegato d’Aula del gruppo Forza Italia Alessandro Battilocchio, la cui presenza è praticamente perenne, con ben il 99,94% delle votazioni effettuate, 6720 su 6724. Una performance resa ancora più evidente da un altro dato: nonostante sia anche presidente della commissione parlamentare di inchiesta sulle periferie, organismo che effettua numerose visite sui singoli territori, Battilocchio può vantare anche di non risultare mai neanche come ‘assente giustificato’ perché impegnato in missioni, benché queste, rientrando nell’ordinaria attività parlamentare, non siano ovviamente conteggiate tra le assenze, ma riducano il numero legale necessario all’Aula per deliberare. Si tratta del medesimo principio che regola il calcolo delle presenze dei parlamentari che ricoprono incarichi istituzionali presso le camere e le commissioni o che fanno parte del governo. Lo stesso presidente del gruppo azzurro, Paolo Barelli, ricordano dagli ambienti di Forza Italia, introducendo l’intervento di Battilocchio al congresso del partito lo scorso febbraio, si è congratulato per l’assiduità del deputato. Insomma, una colonna del gruppo. E anche di Palazzo Montecitorio ci verrebbe da dire visto che sembra esserne parte integrante.

Seguono a ruota i deputati Andrea Tremaglia, Enzo Amich e Mauro Malaguti di Fratelli d’Italia, Andrea Casu e Federico Fornaro del Pd e Marco Grimaldi di Allenza Verdi e Sinistra, tutti instancabilmente presenti in Aula con oltre il 99,5% di votazioni all’attivo.

Per quanto riguarda invece la seconda metà della classifica, diversi i deputati di entrambi gli schieramenti che oscillano solamente tra il 40 e il 50% delle votazioni effettuate pur senza risultare mai in missione. Più di un nome per Forza Italia, che infatti non brilla nella graduatoria dei gruppi, e qualche caso isolato nella Lega e nel Pd. Addirittura sotto il 40% delle presenze Francesco Bonifazi di Italia Viva, Francesco Bruzzone del Carroccio e la grillina neoeletta presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde. Male i leader di Movimento 5 Stelle e Pd, rispettivamente con una percentuale di voti del 28,93 e del 26,32. Oltre che nella guida della coalizione di sinistra, Giuseppe Conte batte Elly Schlein anche con le presenze in Parlamento.

Arrivando ai tasti dolenti, sono due i deputati che non toccano neanche la doppia cifra e che di fatto disertano l’emiciclo di Montecitorio: Marta Fascina con solo il 6,5% delle votazioni e Antonio Angelucci che si ferma ad appena lo 0,19. Semplicemente non pervenuto.

Fuori classifica per note ragioni di salute l’ex numero uno della Lega, Umberto Bossi.


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