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Prisma, ok ai patteggiamenti per Agnelli e i dirigenti Juventus

Sì dal gup di Roma alle pene concordate per l'ex presidente, Nedved e Paratici

di Cristiana Flaminio -


Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Roma ha dato l’ok ai patteggiamenti per gli ex vertici della Juventus finiti al centro dell’inchiesta Prisma sulla questione delle plusvalenze. Da Pavel Nedved ad Andrea Agnelli, i top manager bianconeri hanno ottenuto il via libera all’applicazione della pena concordata nella giornata di oggi, una decisione che è stata controfirmata dalla gup Anna Maria Gavoni.

Juventus, ecco i patteggiamenti

Le pene patteggiate sono tutte sotto sospensione condizionale. L’ex presidente Andrea Agnelli ha ottenuto l’accordo sulla condanna a un anno e 8 mesi. Quattordici mesi, invece, per Pavel Nedved. Diciotto mesi all’ex direttore sportivo Fabio Paratici. Infine, per altri due imputati, è stata proposta e accettata la pena a undici mesi. Accolto dal gup, infine, il proscioglimento per Maurizio Arrivabene, richiesta che era stata avanzata dai pubblici ministeri Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini. Per gli altri imputati, invece, si procederà col rito ordinario.

Più di duecento parti civili

La società Juventus, nell’ambito dello stesso procedimento che ha portato ai patteggiamenti per i suoi ex vertici, è stata sanzionata con una multa da 156mila euro. Nel frattempo il club è già riuscito a chiudere intese economiche con poco meno di un terzo delle oltre 200 parti civili (per lo più azionisti) che si erano costituite nell’ambito del procedimento. In tutto, tra risarcimenti e intese, scucirà (finora) poco più di un milione di euro. Il procedimento però non finisce qui. A breve inizierà il rito ordinario per gli altri imputati mentre le inchieste sulle plusvalenze che coinvolgono anche altri club proseguono.


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