Processo Ciro Grillo, oggi in aula con teste chiave
Ciro Grillo
Oggi, 17 febbraio 2025, presso il Tribunale di Tempio Pausania, riprende il processo per la presunta violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo-norvegese, che vede imputati Ciro Grillo, Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia. L’udienza odierna è particolarmente significativa poiché è prevista la testimonianza di Enrique Bye Obando, un giovane norvegese di origine nicaraguense considerato un testimone chiave per la difesa.
La studentessa aveva accusato Obando di averla violentata in un campeggio in Norvegia nel 2018. Tuttavia, il giovane ha sempre negato tali accuse, affermando che la ragazza gli avrebbe persino chiesto scusa per aver mentito. La difesa ritiene che la sua testimonianza possa mettere in discussione la credibilità della presunta vittima e influenzare l’esito del processo.
In precedenza, Obando non si era presentato in aula in due occasioni, sollevando dubbi sulla sua partecipazione. Questa volta, però, la convocazione è stata notificata correttamente in Norvegia, aumentando le probabilità della sua presenza. Tuttavia, permane l’incertezza: se il testimone dovesse nuovamente disertare l’udienza, il Tribunale potrebbe valutare l’accompagnamento coattivo per assicurare la sua testimonianza.
Durante l’udienza del 16 dicembre scorso, un tecnico informatico nominato dalla difesa ha dichiarato che Ciro Grillo avrebbe registrato un video, agli atti del processo, nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019. Grillo stesso, durante l’interrogatorio, aveva ammesso di essere l’autore delle riprese effettuate con il cellulare di Capitta. Questa versione è stata confermata dal consulente tecnico, che ha analizzato dettagliatamente ogni frame del filmato. Nel video, per alcuni istanti, Grillo inquadra il proprio volto per poi riprendere Lauria e Capitta insieme alla ragazza, mentre Corsiglia non appare, avendo dichiarato di essersi ritirato a dormire.
La testimonianza di Obando potrebbe quindi rivelarsi cruciale per la difesa, offrendo una prospettiva alternativa sugli eventi e mettendo in discussione la versione fornita dalla presunta vittima.
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