Al Parlamento Europeo dibattito dedicato agli ultimi sviluppi relativi all'Ucraina
Gli Stati Uniti e l’Ucraina hanno limato il piano in 28 punti di Donald Trump per mettere fine alla guerra, ma non hanno ancora definito un accordo dopo i colloqui di Ginevra tra le delegazioni dei due Paesi. La bozza Usa, che originariamente prevedeva consistenti concessioni a favore della Russia, è passata a 19 punti. Fonti informate citate dal Washington Post hanno sottolineato che le parti si sono confrontate sulla proposta originaria americana. La bozza separata europea del documento circolata nel weekend è stata messa da parte, per ora.
I rilievi degli europei al piano Usa
I suggerimenti europei sono stati ritenuti “utili”, ma gli americani hanno preferito tenere come cornice quella delineata inizialmente. Oleksandr Bevs, un consigliere di Andriy Yermak, a capo della delegazione ucraina, ha scritto su Facebook che il documento “nella formulazione che tutti hanno visto, non esiste più, alcuni punti sono stati rimossi, alcuni cambiati. Nessun rilievo da parte dell’Ucraina è rimasto senza risposta”.
C’è un senso di “mistero intorno all’attuale fase di negoziati”, ha riferito un diplomatico europeo, che poi ha ammesso: “Noi non siamo coinvolti, stiamo cercando di esserlo, ma per il momento il tentativo sta incontrando un certo rigetto da parte degli americani”.
La posizione di Zelensky
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto sapere di essere in attesa di un rapporto sull’andamento dei lavori in Svizzera e “sulle priorità dei nostri alleati”. Successivamente saranno decisi i prossimi passi. Zelensky potrebbe incontrare Trump alla Casa Bianca. Kiev continua ad insistere affinché l’Europa sia coinvolta nei negoziati.
Il dibattito tra i vertici Ue
La portavoce della Commissione europea Paula Pinho nel corso del briefing giornaliero con la stampa ha provato a fare la voce grossa, affermando che “la centralità dell’Unione europea nel garantire una pace giusta e duratura per l’Ucraina deve essere pienamente riflessa in qualsiasi piano credibile”. “Vediamo che resta ancora molto lavoro da fare, e siamo pronti a fare la nostra parte”, ha aggiunto Pinho.
I principali gruppi della maggioranza al Parlamento Europeo hanno chiesto di integrare l’ordine del giorno della plenaria con un dibattito dedicato agli ultimi sviluppi relativi all’Ucraina. La discussione, stando alla portavoce del Parlamento Delphine Colard, dovrebbe tenersi domani mattina. La posizione del Parlamento “è sempre stata chiara: nessuna decisione sull’Ucraina senza l’Ucraina”, ha ricordato Colard.
La richiesta di Ppe, S&D, Renew, Verdi/Ale e anche dell’Ecr, di avere un confronto sulla postura dell’Ue in merito al piano trumpiano e sull’impegno dell’Unione per una pace giusta e duratura, è stata approvata dall’Aula. Sarà presente la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, di ritorno dal vertice Ue-Unione Africana in Angola. Una risoluzione sul tema verrà votata giovedì.
Cooper ha visto Andrij Sybiha
La Gran Bretagna ha “accolto con favore i progressi nei colloqui tra Stati Uniti e Ucraina a Ginevra”. Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri britannica Yvette Cooper, spiegando su X di aver co-presieduto, insieme al capo della diplomazia tedesca Johann Wadephul, una riunione dei ministri degli Esteri europei con il ministro degli Esteri ucraino Andrij Sybiha. “Abbiamo ribadito il nostro risoluto sostegno a una pace giusta e duratura che tuteli la sovranità dell’Ucraina e la sicurezza dell’Europa”, ha sottolineato Cooper.
La freddezza della Russia sul piano emendato
Mosca ha bocciato l’iniziativa di Bruxelles. La controproposta europea al piano di pace in 28 punti elaborato dagli Stati Uniti sembra “a prima vista poco costruttiva” e “per la Russia non funziona”. Il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, si è invece detto più ottimista rispetto alla formulazione americana per arrivare alla fine della guerra con l’Ucraina. “Non tutte, ma molte indicazioni di questo piano ci sembrano del tutto accettabili”, ha chiarito Ushakov.
Crosetto al Copasir
È prevista oggi, alle ore 17, l’audizione del ministro della Difesa Guido Crosetto davanti al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Al centro ci sarà il nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina. Il contenuto, come sempre, è secretato e l’iter prevede la presentazione al Parlamento attraverso il Copasir che si riunisce in modalità segreta.