Editoriale

Prove tecniche di palazzo Chigi

La strana coppia Silvio-Giorgia

di Alessio Gallicola -


La strana coppia Silvio-Giorgia

Inutile far finta che non sia così. La notizia del giorno è il Ritorno in Campo. Quasi 30 anni dopo la Discesa. Era il 1994, l’Italia usciva da Tangentopoli e in molti si affannavano a voler archiviare la Prima repubblica. E spuntò lui, Silvio Berlusconi, per tutti il Cavaliere. Destinato a scrivere in prima persona la storia del Paese, fino a quando fu estromesso dal Senato per mano della legge Severino. In quel Senato, però, come l’Araba Fenice, risorgerà a nuova vita il 25 settembre, a quattro giorni dal suo 86esimo compleanno. E alla prima battuta con doppi sensi che sfodererà in pubblico, tutti capiranno definitivamente che Highlander è davvero tornato tra di noi. Lui, intanto, si porta avanti col lavoro e lancia la prossima Grande Sfida: mostrare che non è Forza Italia l’anello debole del centrodestra. Per farlo si è affrettato ad incontrare Giorgia Meloni, che i sondaggi vedono come prossimo premier. L’ha presa sotto braccio con un misto di affetto paterno e complicità amicale. La sua vena da showman gli farebbe immaginare un tip tap con Giorgia stile Fred Astaire e Ginger Rogers, la sua esperienza da consumato attore della scena politica gli consiglia di interpretare il ruolo del mentore, l’Allenatore della prima donna premier. Sa bene, il Cav, che la strada è solo apparentemente in discesa. In molti, a livello internazionale,  all’idea storcono il naso. E allora torna in campo lui, l’Eterno. E parte il ballo della Strana Coppia.


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