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Psyche, se i nuovi cercatori d’oro puntano allo Spazio

di Andrea Nido -


“La trivellazione è una scienza, un’arte. Volete mandare questi ragazzi nello spazio? Bene, saranno anche degli ottimi astronauti, ma non capiscono un’acca di trivellazione”. I film di fantascienza, come Armageddon girato nel 1998 dal quale proviene la citazione, hanno dato, spesso e volentieri, ispirazione a tutta una nuova generazione di scienziati. Così la fantascienza è divenuta scienza e quello che venticinque anni fa poteva sembrare impossibile è diventato realtà. La febbre dell’oro, che nell’Ottocento aveva fatto sognare una generazione di minatori, ha spostato la frontiera della ricerca di minerali preziosi nello spazio. Non si cerca più con il setaccio e una pala, ovviamente, ma si utilizzano sofisticati software associati a potenti radiotelescopi che analizzano gli asteroidi e ne stabiliscono la composizione chimica. In questo modo è stato scoperto 16 Psyche, un “sassolino” spaziale valutato 100mila volte il Pil dell’intero pianeta Terra. Avete capito bene, centomila volte la ricchezza generata da tutte le nazioni terrestri.

Per dare un’idea della somma in gioco, diciamo che se dividessimo il valore di 16 Psyche per ogni abitante del globo, neonati compresi, questo avrebbe a disposizione qualche miliardo di dollari da spendere a suo piacimento. La Nasa, ovviamente, ha già inviato una missione, non su 16 Psyche ma sull’asteroide Bennu, per testare i nuovi sistemi di trivellazione e sondare la roccia spaziale. Dopo un viaggio di diversi miliardi di chilometri, la missione OSIRIS-REx ha fatto ritorno sulla Terra, portando con sé 250 grammi di prezioso materiale estratto, che proprio in questi giorni verrà analizzato. Il successo della spedizione ha entusiasmato una schiera di investitori che ora vogliono puntare al vero bottino: 16 Psyche.

I nuovi “Paperoni” spaziali hanno chiamato questa missione, senza molta fantasia a dire il vero, con il nome della roccia cosmica, oggetto del loro desiderio. E nel 2029, se tutto andrà secondo i piani, potranno mettere le mani su questo immenso tesoro. Ma, economicamente parlando, se un minerale prezioso perché raro sulla Terra diventasse improvvisamente facile da reperire in abbondanza, non perderebbe di colpo il suo valore? Staremo a vedere.


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