Arriva la pubblicità su Whatsapp: come funzionerà
Meta ha trovato un modo, anzi tre, per monetizzare la piattaforma: le rassicurazioni sui dati
La pubblicità sbarca (anche) su Whatsapp. Arriva l’annuncio di Meta: le inserzioni arrivano sul servizio di messaggistica istantanea ma, promettono dall’azienda, “saranno divise dalle chat personali”. La notizia è stata ufficializzata con un post pubblicato proprio sul blog della piattaforma. Sono soprattutto tre le novità e riguardano i canali in abbonamento, la promozione dei canali stessi e la possibilità di “interagire” con le aziende che pagheranno gli spazi pubblicitari. Ma la polemica è dietro l’angolo e l’azienda gioca d’anticipo promettendo che per orientare le inserzioni non saranno utilizzati i dati delle conversazioni stesse.
Le tre linee della pubblicità su Whatsapp
La piattaforma, “utilizzata ogni giorno da 1,5 miliardi di persone”, è una vera e propria miniera d’oro. Che Mark Zuckerberg e i suoi collaboratori non potevano lasciare ancora non pienamente sfruttata. E difatti arriva la strategia che mira a far crescere gli introiti a Meta della piattaforma. La prima soluzione è stata ravvisata nell’abbonamento ai canali con la possibilità di ottenere “aggiornamenti esclusivi a fronte di un pagamento mensile”. La seconda direttiva riguarda, ancora una volta, i canali. Sarà possibile pubblicizzarli per “aumentare la visibilità”. In terza battuta c’è, forse, l’opzione su cui la stessa Meta punta di più ossia la promozione diretta delle imprese grazie a cui “avviare facilmente una conversazione su un prodotto o servizio che un’azienda sta promuovendo nello stato”.
La (grande) questione dei dati
Resta, almeno secondo quanto assicurato, in cima alle priorità di Whatsapp quella di “proteggere la privacy il più possibile”. Assodato che “i messaggi personali, le chiamate e gli stati rimangono crittografati end-to-end, il che significa che nessuno (nemmeno WhatsApp) può vederli o ascoltarli”, la pubblicità per quanto mirata non sarà modellata grazie all’utilizzo di dati specifici. “Per mostrare inserzioni che potrebbero interessarti nello stato o nei canali, useremo informazioni limitate come il Paese o la città, la lingua, i canali a cui hai effettuato l’iscrizione e come interagisci con le inserzioni che vedi”. La promessa non finisce qui: “Non vendiamo né condividiamo il tuo numero di telefono con gli inserzionisti. I messaggi personali, le chiamate e i gruppi di cui fai parte non saranno usati per determinare le inserzioni che potresti vedere”.
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