Politica

Punture di spillo A 80 ANNI IL COLLE “TIRA” PIU’ DI UN…

di Redazione -


A destra e a sinistra ci si interroga sulle future reali intenzioni di due storici avversari politici: Silvio Berlusconi e Romano Prodi. Ma andiamo per ordine.

Il leader di Forza Italia, in un’intervista al Corriere della Sera, “strappa” con Salvini e Meloni confermando di essere favorevole all’utilizzo del MES ma chiarendo anche che l’eventuale voto non avrebbe “alcun significato di politica interna”.

E fin qui nessuna sorpresa. Berlusconi lo ha sempre detto.  Critiche di circostanza fra i suoi alleati e reazioni positive nella maggioranza di governo, particolarmente risicata al Senato.

La “sorpresa” viene invece il giorno dopo da quel Romano Prodi che in ben due tornate elettorali, nel 1996 e nel 2006, ha sconfitto il Cavaliere. In realtà due vittorie di Pirro, considerata la durata (un paio di anni) dei suoi due Governi. A Bologna, sul palco di Repubblica delle Idee, il fondatore dell’Ulivo non solo ha accolto con favore la posizione di Berlusconi sul MES ma – e qui sta la novità – è andato oltre. Dal Professore  è arrivato un vero e proprio endorsement politico nei confronti dell’antico Avversario. “Berlusconi in maggioranza? Certo che non è un tabù” e aggiunge parlando del Cavaliere ma in fondo anche autoproponendosi: “La vecchiaia porta saggezza”.

Ora ci si chiede: Prodi pensa “solo” al MES oppure l’apertura al leader di Forza Italia è stata fatta anche in chiave …. Quirinalizia? Ed è in questa ottica che va letto il riferimento alla vecchiaia? L’ex Premier, “sacrificato” sull’altare dei 101, si ripropone?

Il riferimento ad una “abusata” frase di Andreotti è d’obbligo: “A pensar male si fa peccato ma…”.

E qui si apre un altro interrogativo, speculare al primo. E se fosse Salvini, alla scadenza del settennato di Mattarella, a proporre Berlusconi per il Quirinale? In fondo, come ha detto Prodi, “la vecchiaia porta saggezza”.

PdA


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