Politica

Punture di spillo MELONI “FUORI DI TESTA” COME SALVINI AL PAPEETE?

di Redazione -

©imagoeconomica


I sondaggi, quando toccano certe “vette”, danno alla testa e portano Qualcuno a “pisciare fuori dal vaso”? Sembrerebbe di si. E’ avvenuto con Salvini al 38 per cento nell’agosto 2019, sta avvenendo ora con Giorgia Meloni che, scavalcata la Lega, definisce “raggelante” l’idea di un green pass per partecipare alla vita sociale, addirittura una “follia anticostituzionale”. Sulla Costituzione il Presidente di Fratelli d’Italia ha le idee un po’ confuse e… contraddottorie. L’11 agosto del 2018, per esempio a proposito dell’obbligo vaccinale, scriveva in un tweet: “lasciamo  stabilire  a chi ha competenze quali siano i vaccini necessari e obbligatori”. Deve evidentemente essersi sbagliata,  se oggi ha deciso di cancellare quel suo “autorevole” e giusto invito di… allora!

Ma per tornare al green pass, perchè l’on. Giorgia Meloni sbaglia? ll passaporto vaccinale non verrebbe imposto, non sarebbe un obbligo ma una libera scelta per poter svolgere o partecipare determinate attività. Se decido di starmene chiuso in casa, nessuno mi potrà imporre il green pass. Così come nessuno mi può vietare di uscire anche se non ce l’ho. Ma se esco per andare in un luogo affollato o, peggio, in un ospedale lo dovrò esibire, proprio per tutelare gli altri. La costituzionalità o l’incostituzionalità non c’entra un fico secco. C’entra la salute dei cittadini che, per la nostra Carta, è un diritto prioritario nel senso che il mio diritto individuale a comportarmi come voglio trova un preciso limite costituzionale nel diritto degli altri a non subire danno dalle mie decisioni. Tutto il resto è solo propaganda politica sulla pelle degli elettori. Anche di chi ti ha eletto.

PdA


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