Politica

Punture di spillo SALVINI PER UNA FEDERAZIONE MA NO AL PARTITO UNICO. PERCHÈ?

di Redazione -


“Un conto è federare, fare emendamenti comuni, altro è mischiare partiti dalla sera alla mattina. Fondare un nuovo partito non interessa a nessuno”. Matteo Salvini non aspetta 24 ore per bocciare la proposta di Silvio Berlusconi ma, per non polemizzare direttamente con il fondatore di Forza Italia, butta la palla in tribuna e “attacca” Giuseppe Conte che in questa disputa, tutta interna al centro destra, non c’entra un fico secco. “I giochini come quelli dell’ex presidente del consiglio – dice – mi interessano poco”. Solo che Conte a Salvini non ha proposto alcun “giochino”. Il partito unico è  un copyright del Cavaliere, e non da ora. Ma perché, dopo aver proposto una federazione, che potrebbe essere l’anticamera del partito unico, Salvini respinge l’idea di una fusione con Forza Italia? Molto probabilmente il mancato (per ora) Federatore si è fatto alcuni conti e si è accorto che la riforma elettorale decimerà di un terzo il nuovo Parlamento per cui è meglio non toccare gli attuali equilibri: ognuno pensi al proprio Partito. Diverso il discorso sulla premiership: Se alle prossime elezioni la Federazione tra Lega e Forza Italia dovesse avere più voti,  Giorgia Meloni contribuirà alla nuova maggioranza ma non potrà avere la guida del Governo. Ma c’è un altro motivo che ha sconsigliato Salvini dal partito unico. A gennaio si voterà per il nuovo inquilino del Colle e il segretario della Lega preferisce le mani libere per appoggiare questo o quel candidato. Con il partito unico sarebbe invece più difficile stoppare un’eventuale candidatura di Berlusconi che, a partire dalla quarta votazione, avrebbe i numeri per essere eletto.

Salvini ha il diploma di liceo classico ma, se fosse un contadino, si direbbe “scarpe grosse cervello fine” 

PdA


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