Attualità

Pupone contro Ilary e finisce a “borsettate”

di Nicola Santini -

Francesco Totti con Ilary Blasi


Sembra una barzelletta: a lei i Rolex, a lui le Chanel (e non si parla dei cloni della figlia). O le Hermès. O tutte quante. Fin quando non torna tutto indietro. Perché per avere il polso della situazione, servono gli orologi. L’inventario dei reciproci sequestri di beni mobili è vivo nell’immaginario collettivo, ma vago quando si passa attraverso il fuoco incrociato che ognuno di noi si aspettava da un momento all’altro. O meglio, più precisamente, da quando, il 13 luglio scorso, tutta Italia a distanza di 15 minuti circa tra le parole di lei e quelle di lui, è stata resa edotta della fine della storia tra Francesco Totti e Ilary Blasi, con la doppietta a mezzo Ansa dai toni che farebbero sentire un sermone ciellino al pari di un copione di Tinto Brass. Troppa misura, troppo volemose bene, troppo editing: se qualcuno se l’è bevuta, non era che il cocktail dell’estate. E l’estate sta finendo. Si capiva che poi dal rigore sarebbero passati ai rigori. E siamo solo a inizio partita. Shakespeare avrebbe detto “c’è del marcio in Danimarca”. Ma qui siamo a Roma Nord, e se i nodi vengono al pettine, c’è già chi punta il dito sulla parrucchiera. L’ex capitano giallorosso ha iniziato a mettere i puntini sulle i: “Non sono stato io a tradire per primo”. Così scalcia in un’intervista al Corriere della Sera, sottolineando che lo scorso autunno ha trovato messaggi inequivocabili sul telefono della moglie, cercati dopo che per alcuni mesi gli erano giunte voci sulle relazione tra Ilary e un altro uomo. L’avvocato di lei fa sapere che Ilary ha scelto il silenzio. Fino alla prima puntata utile di Verissimo, si viene a sapere. Con Noemi Bocchi, la nuova fidanzata di cui parla per la prima volta, dice: “Prima ci frequentavamo come amici. Dopo Capodanno è diventata una storia e si è consolidata nel marzo 2022”. Sul calendario però i conti non tornano, perché verso primavera circolavano dei video che mostravano la famiglia riunita al ristorante, per mettere a tacere le voci della rottura, e qui Totti gioca in difesa: “Un pò ci abbiamo provato, ma non fino in fondo. Nessuno ha voluto tentare qualcosa di più. Diciamo che non è stato un grande tentativo”. Salvo poi tornare all’attacco: “Ho guardato il cellulare. E ho visto che c’era una terza persona, che faceva da tramite tra Ilary e un altro. Era Alessia, la parrucchiera di Ilary, la sua amica”. Sarebbe stata lei, secondo quando snocciolato dal calciatore, a fare da tramite tra la ex e l’uomo identificato come suo presunto amante. Fosse una questione di bigodini e di shatush, non farebbe una piega. O meglio, si lascerebbe che a fare la piega fosse questa Alessia, che della Blasy è anche confidente e amica. Ma il secondo tempo si gioca con i dispetti. Perché come anche suppone il diretto interessato “non può essere una questione di soldi”. Capiamoci: la Blasi non è che rimane esattamente con le pezze, però quella di svuotare, se è vero, la cassetta di sicurezza di lui -come riporta Totti al Corsera- è un colpo bassissimo: “Con suo padre è andata a svuotare le cassette di sicurezza, e mi ha portato via la mia collezione di orologi. Non ha lasciato neanche le garanzie, neanche le scatole”. Roba che se Fedez lo venisse a sapere, sarebbe già con la madre a trasferire in caveau segreti anche gli swatch del ‘91. Ma prima che le code di paglia inizino a scodinzolare, precisiamo che tra Fedez e Ferragni è sempre più amore. Tanti cuori, tanti like. Lui si tiene gli orologioni, lei le borse. Anche perché per svuotare la collezione delle borse di lei servirebbe noleggiare un tir, la monovolume non basterebbe. Chiusa parentesi Ferragnez. E torniamo in campo, perché in un passaggio il Pupone ha corretto il tiro, per poi dare ai fan di Ilary la soddisfazione di un possibile autogol. Incredulo sul motivo del gesto inspiegabile della ex, prova a darsi un perché che tradotto suona più o meno con un “lei sostiene che glieli avevo regalati, ma se sono orologi da uomo…”. E a domanda secca su come ha reagito, ecco il colpo maldestro: “E che dovevo fare? Le ho nascosto le borse, sperando in uno scambio… Ma non c’è stato verso”. C’è però, prima che l’arbitro fischi l’ultimo round, una speranza, da parte di lui, di non dover agire con l’artiglieria pesante: “Spero in un accordo – ha concluso. Intanto lei ha già preparato la poltrona della Toffanin per dire la sua, liquidando per il momento la faccenda con poche parole: “Se si sceglie una linea la si porta fino in fondo”. Vale anche se la linea è una linea di orologi.


Torna alle notizie in home