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Putin, il silenzio per Silvio e l’attacco a Zelensky: “Una vergogna per gli ebrei”

di Redazione -


di VITO PETROCELLI*

Prima che il presidente russo prenda la scena della seduta plenaria al Forum economico internazionale di San Pietroburgo (Spief), accompagnato da quello algerino come ospite d’onore, viene proiettato un video sui due grandi schermi della sala. Il filmato, in bianco e nero estremo, elenca le minacce che la Russia ha subito e ancora subisce ai suoi confini e alla sua economia.
E la Russia come risponde? Promuovendo e sostenendo la nascita di un nuovo mondo giusto, un mondo multipolare dove si rispettano i valori di tutti, la sovranità di tutti i Paesi, la religione di tutti.
Putin comincia il suo intervento e c’è subito un lungo applauso al saluto al presidente algerino.
E il discorso di Putin comincia proprio con un ringraziamento e con le scuse rivolte al suo collega; si scusa se parlerà soprattutto ai russi e di Russia nel suo discorso.
“La Russia deve aumentare la spesa per la Difesa per garantire la sicurezza del Paese. Naturalmente, sono necessari fondi aggiuntivi per rafforzare la difesa e la sicurezza e per acquistare armi. Dobbiamo farlo per proteggere la sovranità del nostro paese” e “si giustifica anche dal punto di vista economico”, spiega il leader del Cremlino.
“Le leggi oggettive del mercato funzionano meglio delle attuali congetture politiche. Ciò significa che il sistema internazionale neocoloniale, deprecabile per sua stessa natura, ha cessato di esistere, mentre l’ordine mondiale multipolare diventa sempre più forte. Si tratta di un processo inevitabile. Gli attuali cambiamenti mondiali in tutte le sfere non sono temporanei, ma cardinali, profondi e irreversibili. Con alcuni stati i cui leader non soccombono a sfrontate pressioni esterne, il volume del nostro commercio è cresciuto molte volte e continua a crescere”, assicura il presidente.
Poi Putin, nel suo lungo intervento, durato 82 minuti, passa in rassegna i numeri dell’economia della Federazione. “Il secondo trimestre è stato il periodo più difficile per l’economia russa nel 2022… ma la strategia scelta ha poi funzionato. La disoccupazione del 3,3%: non è mai stata così bassa nella nostra storia. E l’inflazione – aggiunge – è più bassa di praticamente tutti i paesi occidentali. 1,7 milioni di persone sono uscite dalla povertà nel 2022. Povertà e disuguaglianze si riducono, forniamo un sostegno mirato ai cittadini meno abbienti, i loro redditi sono aumentati del 30%. Abbiamo sostenuto la domanda nell’economia, fornito lavoro alle imprese e alle aziende e impedito l’aumento dei prezzi. Abbiamo mantenuto una politica monetaria bilanciata responsabile. Le nostre finanze pubbliche sono in pareggio”, evidenzia.
E “l’economia russa potrebbe crescere fino al 2% quest’anno mentre il paese è alle prese con le sanzioni occidentali imposte dall’inizio del conflitto ucraino”. Putin afferma che la guerra economica dell’Occidente ha fallito il suo obiettivo: costringere la Russia all’autarchia, ma non è andata così. “Queste previsioni non si sono concretizzate”. A proposito della de-dollarizzazione, che procede di pari passo con la crescita dei mercati del multilateralismo, il presidente evidenzia che “circa il 90% degli accordi con i Paesi dell’Unione economica euroasiatica sono ora in rubli, con la Cina l’80% – in rubli e yuan”.
Secondo Putin, “la spinta dell’imprenditoria russa è quella di sostituire le multinazionali” che non hanno retto alle forti pressioni politiche dell’Occidente. Ha osservato che stanno emergendo sempre più informazioni sul fatto che alcune aziende stanno cercando di tornare in Russia. “Non stiamo chiudendo loro le porte, ma terremo conto dei loro modelli di comportamento per il futuro”, chiarisce.
Infine, la guerra nel Donbass. “La controffensiva ucraina non ha alcuna chance di successo, Le forze di Kiev in questo momento attaccano in alcune aree, hanno perso diversi carri armati, i combattimenti continuano ma non hanno alcuna possibilità. Il 30% degli armamenti pesanti forniti all’Ucraina sono stati distrutti”.
E il discorso di Putin termina come era iniziato, con i ringraziamenti a tutti i presenti per la pazienza di averlo ascoltato a lungo. Il presidente russo ha anche chiesto un minuto di raccoglimento in ricordo di Silvio Berlusconi. L’unico leader occidentale che mesi or sono ha chiaramente detto, rimanendo inascoltato, soprattutto dal governo di cui faceva parte, che l’Europa e l’Italia dovevano cercare la via della pace e dei negoziati e non armare Kiev contro Mosca. Proprio sulla via della diplomazia a breve Putin sarà in Turchia dal presidente Erdogan, che da tempo si pone come mediatore. Il leader del Cremlino a tal proposito conferma di essere “aperto a qualsiasi contatto per discutere le possibili opzioni volte a risolvere il problema ucraino”.

*Presidente Istituto Italia Brics


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