Esteri

Putin minaccia i Paesi Nato di guerra nucleare

di Martina Melli -


Il presidente russo Vladimir Putin, ieri, durante un discorso annuale alla nazione, ha intensificato le sue minacce contro l’Europa e gli Stati Uniti, affermando che se l’Occidente interverrà direttamente nella guerra in Ucraina, si troverà di fronte alla prospettiva di un conflitto nucleare.
Putin ha dichiarato che i Paesi occidentali che stanno aiutando l’Ucraina “devono, alla fine, capire che tutto questo minaccia davvero un conflitto con l’uso di armi nucleari e quindi la distruzione della civiltà. Abbiamo anche armi che possono colpire obiettivi sul loro territorio, non lo capiscono?”.
Il leader russo ha ovviamente citato i commenti con cui questa settimana il presidente francese Emmanuel Macron ha sollevato la possibilità di inviare truppe dai Paesi della Nato in Ucraina, uno scenario che secondo il Cremlino porterebbe all’inevitabilità di una guerra aperta tra Russia e membri del patto atlantico.
Putin si è addirittura riferito alle invasioni di Hitler e Napoleone: “Ricordiamo il destino di coloro che una volta inviarono i loro contingenti nel territorio del nostro Paese.
Ma ora le conseguenze per i potenziali interventisti saranno molto più tragiche”.
Nel frattempo, Putin minaccia l’Occidente e si celebrano oggi a Mosca i funerali di Alexei Navalny, continua la repressione del govero nei confronti dei dissidenti.
Serghei Sokolov, direttore della testata indipendente russa messa al bando Novaya Gazeta, è stato fermato.
Lo riferisce la stessa testata, precisando come Sokolov sia stato condotto ad un commissariato di polizia, dove è stato redatto un rapporto in cui è stato accusato di “discredito” delle forze armate.
Se riconosciuto colpevole, Sokolov rischia una multa fino a circa 500 euro.
Sokolov è stato vicedirettore di Novaya Gazeta prima di diventare direttore nel 2023. Mentre gran parte del personale della testata ha lasciato la Russia nel marzo 2022 per fondare la versione europea in Lettonia, Sokolov ha continuato a lavorare in Russia per fornire ai cittadini un’informazione seria, affidabile, avulsa dalla propaganda del regime.


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