Politica

Qualcosa di sinistra

di Maurizio Zoppi -


L’ex premier, Giuseppe Conte, vuole far rinascere la sinistra in italiana e si candida come leader indiscusso. Il giurista pugliese viene accreditato da numerose anime del centro sinistra in Italia e cerca di infuocare le folle “rosse” attraverso il corteo nazionale, contro la guerra nell’est dell’Europa, che riempirà le strade romane il prossimo 5 novembre.

Il Movimento 5 Stelle cambia pelle e vuole ripartire dai cocci in frantumi di quell’area progressista in Italia che in questi anni ha subito un forte trend negativo accentuato dai risultati elettorali. L’idea è che il centrosinistra che abbiamo conosciuto non esiste più, che i rapporti di forza interni a una coalizione a trazione Pd siano destinati a cambiare e che i grillini di Conte siano l’interlocutore principale per dare corpo a questo cambiamento. La manifestazione nazionale del 5 novembre pare sia un passaggio chiave in questo senso.

“In vista della manifestazione del 5 novembre abbiamo organizzato per la serata del 4 un evento speciale della Scuola di Formazione M5S. Una lezione magistrale, dal titolo ‘Politica e Pace insieme a tre illustri ospiti: Jeffrey Sachs, economista e saggista, Barbara Spinelli, giornalista e saggista, e Marco Tarquinio, direttore di Avvenire. Sarà un’occasione di confronto e di partecipazione”. Lo ha annunciato sui social proprio il leader del M5S, il quale indica che l’evento si svolgerà oggi alle alle 17, al Tempio di Adriano a Roma.

Numerosi gli stakeholder che vedono in Giuseppe Conte come guida di uno schieramento politico alternativo alle destre. L’ex premier sogna di corrodere l’elettorato di sinistra del Pd, come in parte è già avvenuto nelle elezioni del 25 settembre scorso. Da ex premier a leader, con una venatura di diversi colori ma che permangono tutti sulle tinte progressiste: questi i panni che intende indossare Conte. Il suo cavallo di battaglia? Il reddito di cittadinanza che il governo Meloni intende cambiare. L’ex premier non troverà l’appoggio del nuovo centro, e forse neanche quello del Pd, anche se i problemi più grandi li ha proprio quest’ultimo partito, alle prese con una rifondazione che molti temono lunga e difficile. Insomma, pare proprio che non sia un problema di classe dirigente, ma un problema politico ed identitario.

Nel frattempo Massimo D’Alema lancia un assist all’avvocato grillino, attraverso le sue dichiarazioni. “Il Pd è un partito dalla identità fragile, che non riesce a comunicare un progetto per il futuro, un modello di società. D’altro canto la scelta di un partito soltanto programmatico è stato uno degli elementi costitutivi del Pd”. Racconta ai giornalisti l’ex ministro. “Conte è il punto di riferimento dei progressisti, l’ha detto l’ex segretario del Pd, non io e il M5s è votato dagli operai e dalle persone in difficoltà economica molto più del Pd. Una parte dei progressisti ha scelto Conte”. Afferma l’ex leader di Articolo 1, ricordando le parole di Nicola Zingaretti.

Proprio il governatore del Lazio a giorni dovrebbe dimettersi per dedicarsi soltanto al nuovo ruolo da deputato. E la domanda che in molti politici si chiedono è: “Nel Lazio, il campo largo si fa o no?”. Fino a qualche settimana fa i democratici sostenevano che non esisteva alcun problema, facendo filtrare un ottimismo da poter considerare la partita già avviata per le prossime elezioni. Ma da giorni pare che il mazzo di carte lo abbia in mano proprio il leader del Movimento 5 Stelle e sarà proprio lui a distribuirle.
Al di là delle smentite lampo, arrivate dallo staff di Conte, sulla scelta del nome come papabile candidato governatore nel Lazio: ”La girandola di nomi che viene alimentata ogni giorno è una lotteria a cui non abbiamo mai contribuito e a cui non siamo interessati a partecipare”, l’interlocuzione tra l’ex premier e del democratico Francesco Boccia, preferito al segretario Enrico Letta per i noti dissidi estivi, va avanti. E “se del domani non v’è certezza” come ‘canzonava’ Bacco, nessuno nel Pd vorrebbe far passare il messaggio che è Giuseppe Conte a dettare i ritmi e le regole del gioco.


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